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Politica | 29 gennaio 2019, 11:58

Parco della Salute di Torino, Saitta: "Puntiamo sull'alta complessitá e la valorizzazione degli altri ospedali". Ma le opposizioni insorgono: "Dimezzamento dei posti letto è una realtà"

L'assessore alla Sanità parla in aula in Consiglio regionale. "Daremo al Piemonte un centro di avanguardia internazionale. Progetto è stato studiato al dettaglio, i pazienti non saranno penalizzati"

Parco della Salute di Torino, Saitta: "Puntiamo sull'alta complessitá e la valorizzazione degli altri ospedali". Ma le opposizioni insorgono: "Dimezzamento dei posti letto è una realtà"

"La riduzione dei posti letto nei quattro ospedali del futuro Parco della Salute è soltanto apparente. Sarà infatti un polo dedicato ai casi di alta complessitá, con tecnologie e professionalitá all'avanguardia. E i posti letto risponderanno a questa esigenza. Mentre per tutti i casi di complessitá ordinaria saranno valorizzati gli ospedali di periferia o dell'area metropolitana, direttamente nella zona dei pazienti. È un progetto che guarda al futuro". Così l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, ha spiegato il progetto Parco della Salute, stamattina nell'aula del Consiglio Regionale.

Saitta ha ripercorso le tappe che hanno portato al progetto, partendo dal censimento delle eccellenze, dei problemi strutturali e dei costi. "Il futuro Parco della Salute - ha spiegato - unirá complessitá ed eccellenza. Sarà insieme un polo ospedaliero e un polo scientifico, oltre che didattico, ma anche un istituto di ricerca sull'innovazione. Sarà un polo per la cura delle alte complessitá: è questa è stata ed è una precisa scelta etica".

Sui posti letto, Saitta ha spiegato: "Potenzialmente oggi ce ne sono 2.411, ma reali sono 2.155. Di questi ne vengono utilizzati 1.900. Il futuro Parco prevede 1.490 posti: 450 all'attuale Cto e 1.040 nel resto dei presidi dell'attuale Città della Salute. Al Regina Margherita ci sono attualmente 286 posti letto, ma solo 190 utilizzati. In futuro saranno 140 (90 per la degenza e 50 per la terapia intensiva-sub intensiva)".

"Questi sono numeri sufficienti per trattare i casi di alta complessità. I posti mancanti saranno recuperati in altri ospedali. Penso al Martini, che avrà a breve 50 posti letto in più (proprio quelli "mancanti" al Regina), o al San Giovanni Bosco, che attualmente non ha nemmeno una Pediatria".

"Costruire il Parco della Salute - ha insistito l'assessore - vuol dire  dotare i grandi  professionisti che lavorano alla Città della Salute e in generale nella  nostra regione di una struttura moderna e funzionale e allo stesso tempo  attrarre nuove competenze".

In risposta al Movimento 5 Stelle che chiedeva di finanziare il progetto con investimenti pubblici e non privati, Saitta ha spiegato: "Limitarsi al solo finanziamento pubblico avrebbe voluto dire non conseguire gli obiettivi, per cui si è scelta la formula del partenariato pubblico-privato".

Daniele Angi

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