/ Politica

Politica | 18 febbraio 2019, 13:47

Venaria, in Comune uno scandalo incredibile: pedopornografia, ma anche molestie e una settimana di lavoro in sei mesi (VIDEO)

La gravità dei fatti scoperti dalla Polizia Municipale assume contorni inquietanti. Il sindaco Falcone: "Saremo durissimi. Per la città oggi inizia una nuova era"

Venaria, in Comune uno scandalo incredibile: pedopornografia, ma anche molestie e una settimana di lavoro in sei mesi (VIDEO)

 

Navigare su conti correnti, giocare in borsa, guardare le partite scommettendo soldi. Ma anche molto di peggio, come scaricare e guardare video e foto a luci rosse tanto da arrivare all'accusa di pedopornografia. Si stanno delineando in maniera sempre più chiara i contorni della vicenda che ormai da settimane sta sconvolgendo l'atmosfera in Comune a Venaria. E che vede coinvolte a vario titolo tre persone che all'epoca dei fatti erano dipendenti dell'ufficio ragioneria-economato, dell'urbanistica e dell'ufficio personale.

Se per quest'ultima, l'accusa è "solo" di truffa aggravata, per i primi due (quello nella posizione più grave è marito della donna) si arriva a comportamenti decisamente torbidi. Ovvero lo scarico - per uno dei due casi e per ambedue la visione - di filmati pornografici che coinvolgevano anche minori. Filmati e files scaricati in quantità tale da non avere precedenti in Italia, per casi anche solo vagamente assimilabili a questi. E così gravosi sul sistema informatico del Comune da fare scattare i primi sospetti presso gli uffici della Polizia Municipale guidata dal comandante Luca Vivalda. "Avevamo comprato dispositivi innovativi che non funzionavano come previsto - racconta il Comandante - e abbiamo cominciato a chiederci il perché".

Le statistiche parlano, su una banda in grado di trasmettere 100 megabyte al secondo, di un utilizzo esclusivo da parte dei computer delle persone coinvolte di 14 Gigabyte all'ora, con punte di 31,5 e per un uso pari al 70% del totale a disposizione del Comune. A tutti gli altri, insomma, avanzava un misero 30% per compiere lavori e funzioni per cui erano pagati e al servizio della cittadinanza. E ancora: nel periodo oggetto di indagine si sono contati - rispettivamente per le due persone coinvolte in modo più grave - 581 e 521 accessi ogni mese dal proprio PC di lavoro a siti con contenuti sessualmente espliciti e bloccati dai sistemi di sicurezza.

Sì è calcolato che, dal 26 settembre 2018 alla fine dell'anno, erano stati scaricati 30.227 tra video e foto, di cui 1.661 con minori. E fino al 5 febbraio scorso si è salito a 37.966 tra foto e video di cui 2.127 con minori. Uno scenario terribile, appunto. Che va oltre il semplice uso (e abuso) della strumentazione di lavoro. Oltre alle attività che nulla avevano a che fare con la propria posizione professionale, infatti, si aggiunge la gravità dei filmati pedopornografici. L'uomo che si trova nella posizione più grave, però, si spingeva anche oltre. Insieme alla visione dei film, infatti, trovava anche il modo e il tempo di masturbarsi. E quel che "otteneva" veniva raccolto in una bottiglietta d'acqua in uso a una collega, ignara del tutto. Bottiglietta che, una volta contaminata, veniva riposta nel luogo dove la donna la custodiva normalmente. Uno "scherzo", se così lo si può definire, che fortunatamente non ha mai raggiunto il suo scopo, visto che la signora oggetto di queste molestie ha sempre diffidato della bottiglia una volta che la ritrovava in quelle condizioni pensando si trattasse di detersivo. Ma è un dettaglio che contribuisce a tratteggiare un quadro ancora peggiore della situazione.

E a tutto questo si aggiungevano anche furbate sugli orari di straordinario per "massimizzare" il guadagno, con marito e moglie coinvolti che si accordavano tutti i giorni su quanto straordinario fare e come farlo figurare. Oltre a discutere ancora di investimenti finanziari e altre attività svolte tramite i PC del Comune.

Mentre i dettagli delle indagini vengono divulgati all'interno della sala consigliare, a Venaria, tra i presenti ci sono anche colleghi delle persone coinvolte e semplici cittadini. Tutti spaesati e sbalorditi, in grado solo di ripetere "non ci posso credere" a ogni dettaglio aggiunto dal comandante Vivalda e dal sindaco Roberto Falcone, al suo fianco e livido in viso.È lo stesso sconcerto confidato da Vivalda: "Sono anche io un dipendente pubblico. E non ho condotto questa indagine a cuore leggero. Volendo essere generosi siamo di fronte a persone che, su sei mesi, se va bene lavoravano per una settimana. In alcuni casi anche meno. Anche se ogni tanto, a cercare di costruirsi un alibi comunque insufficiente, facevano una telefonata di lavoro o stampavano un documento, perché rimanesse traccia"."Applicheremo il massimo possibile della severità che ci è consentita dalla disciplina in materia", garantisce il sindaco Falcone. "Ma da oggi per Venaria è il giorno di un nuovo inizio".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium