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Politica | 26 febbraio 2019, 14:58

Torino in Comune denuncia: "Non si deve parlare di Fca in un Consiglio aperto"

La motivazione? Se FCA ha declinato l'invito della Regione, men che meno si presenterà in Comune. Anche Marco Grimaldi (Leu) sottolinea il silenzio delle istituzioni

Torino in Comune denuncia: "Non si deve parlare di Fca in un Consiglio aperto"

La richiesta del gruppo consiliare Torino in Comune per indire un Consiglio, aperto alle rappresentanze imprenditoriali e sindacali, sulle prospettive del distretto dell'automotive è stata respinta dalle altre forze politiche.

La motivazione? Se FCA ha declinato l'invito della Regione, men che meno si presenterà in Comune (giudizio del gruppo 5stelle) oppure, come dichiarato dal gruppo PD, è più urgente sollecitare il Governo affinché revochi le norme della finanziaria, cosiddette bonus malus sulle emissioni di CO2. Evidentemente né alla maggioranza né alle altre minoranze interessano, ammessa la prevedibile assenza di FCA, le analisi e gli impegni dei produttori della filiera dell'auto; tanto meno le conseguenze sociali rispetto al lungo periodo di cassa integrazione e alle incertezze occupazionali.

Curioso che le istituzioni (anche nella imminenza del voto regionale) si concentrino sulla diatriba tra sviluppo e decrescita, proiettato al 2030 con le grandi opere, e non intendano confrontarsi sul presente e sul futuro prossimo della produzione dell'auto a Torino e in Piemonte.

Oggi in aula il Capogruppo di LeU Marco Grimaldi ha chiesto al Presidente Chiamparino di dare comunicazioni in merito al congelamento del piano di investimenti di Fca e al futuro dell’auto in Piemonte.

Il 21 febbraio centinaia di persone si sono ritrovate davanti alla porta 2 dello stabilimento di Mirafiori. Il presidio, organizzato da Fiom Cgil, aveva lo scopo di denunciare lo stallo in cui versa Fca, con un piano di produzione ancora poco credibile, e richiedere maggiori investimenti per diminuire il gap con le più grandi case automobilistiche. La sola 500 elettrica, infatti, non basterà a tornare alla piena occupazione.

Il Consiglio Regionale ha assistito impotente alle giravolte del governo nazionale e alla decisione di Fca di non partecipare al Consiglio aperto di Regione e comune con i vertici dell’azienda, richiesto da Grimaldi e dalla Capogruppo di Torino in Comune, Eleonora Artesio, nei mesi scorsi.

“Siamo di fronte a un governo che non ha una direzione né un ‘navigator’, ma in compenso ha due piloti, ed è riuscito a dare a Fca un ottimo pretesto per rimandare gli investimenti e un confronto pubblico con il territorio sulla mobilità del futuro e la tutela dei lavoratori” – dichiara Grimaldi. – “Ecco un tema enorme, una grande priorità su cui dovremmo lavorare senza risparmiarci, fino all’ultimo giorno di legislatura. Con un tessuto industriale immerso nella recessione italiana, senza il rilancio del distretto automotive, il Piemonte più che l’isolamento rischia la marginalità assoluta nel contesto europeo”.

comunicato stampa

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