Una piazza troppo trafficata, cinque affluenti e la sensazione che forse, trovare una soluzione sia davvero un’operazione complessa. Si torna a parlare prepotentemente di piazza Baldissera dopo che il Politecnico ha finalmente presentato lo studio per trovare soluzioni che decongestionino il traffico nei pressi della piazza.
Come abbiamo raccontato, gli scenari sono cinque. Uno di questi, che il Comune di Torino ha deciso di adottare, è quello che prevede il restringimento di due degli affluenti a piazza Baldissera: corso Venezia e corso Vigevano. Se gli effetti sul primo corso rimangono un rebus, visto che corso Venezia è attualmente chiuso, i cittadini hanno più di un dubbio circa il passaggio a due corsie in corso Vigevano.
Il motivo? Già in questo momento in corso Vigevano la situazione è piuttosto critica. Senza verificare quanto sopra nell’ora di punta, basta andare in corso Vigevano intorno alle 15:00 per notare come il serpentone d’auto che si avviano verso piazza Baldissera sia piuttosto lungo per utilizzare un eufemismo.
Tutto bloccato da via Gressoney, ma nei casi peggiori si arriva persino fino a via Cigna, soprattutto negli orari di punta. La preoccupazione è che quando verrà chiuso il controviale di corso Vigevano, l’ingorgo possa diventare nuovamente insostenibile. "Il controviale verrà chiuso, con immissione a monte sul corso e doppio senso di marcia in fondo", spiega l'assessore alla Viabilità Maria Lapietra. Non è chiaro se le soluzioni previste bastino a decongestionare il traffico, solo il test lo proverà.
La certezza però è che piazza Baldissera sia troppo trafficata e che con la riapertura di corso Venezia le auto in entrata nella rotonda possano arrivare a 4690 all’ora. Tantissime, soprattutto su corso Vigevano.