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Attualità | 21 marzo 2019, 13:53

Da Pinerolo all'Uruguay: i piemontesi all'estero sono più di 280mila

Il primo paese per i piemontesi di emigrazione è l'Argentina, seguita da Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito e Germania. Forte legame tra il Pinerolese e Montevideo

Da Pinerolo all'Uruguay: i piemontesi all'estero sono più di 280mila

Al 1° gennaio 2018 i piemontesi residenti all'estero - iscritti all'AIRE - erano oltre 281mila, pari al 6% degli abitanti nella nostra regione che sono più di 4 milioni e 300mila. Il Piemonte si colloca all'ottavo posto, a livello nazionale, per numero di espatriati. È questo il quadro che emerge dal "Rapporto italiani nel mondo", elaborato dalla Fondazione Migrantes e presentato oggi al Cottolengo di Torino.

Il 47% di corregionali che hanno lasciato il Bel Paese ha un'età compresa tra i 18 e i 49 anni, ma risulta anche rilevante la percentuale di over 65 (18,5%). Sempre più pensionati scelgono di vivere all'estero per due motivi principali. Il primo è di ricongiungersi con figli e nipoti che abitano lì, ma aumentano anche coloro che si trasferiscono in stati dove la vita costa meno rispetto all'Italia.

I piemontesi che risiedono all'estero provengono principalmente da Torino (49.680 pari al 5,6%), seguita da Alessandria (6222 pari al 6,6%), Novara (3917 pari al 3,8%), Asti (3257 pari al 4,3%), Pinerolo (2998 pari al 8,3%) e Cuneo (2895 pari al 5,1%). Spicca la presenza al nono posto di Barge, piccolo paese cuneese della comunità montana valli del Monviso, noto per la presenza di una grandissima comunità cinese. I bargesi abitanti all'estero sono 2.076, pari al 27% di 7.703.

Per quanto riguarda invece Pinerolo, la cittadina ha un forte legame con l'Uruguay: nei pressi di Montevideo c'è una zona chiamata Peñarol, che è anche il nome di una locale società di calcio. In provincia di Torino, nella classifica degli espatri, anche Ivrea (1.464 pari al 6,2%) e Collegno (1.269 pari al 2,6%).

Il primo paese per i piemontesi di emigrazione è l'Argentina (oltre 91mila pari al 32,6%), seguita dalla Francia (quasi 29 mila pari al 10%), Svizzera (26.500 pari al 9,4%), Spagna (16250 pari al 5,8%) e a pari merito Regno Unito e Germania (oltre 13 mila a stato pari al 4,8%).

Cinzia Gatti

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