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Attualità | 24 marzo 2019, 12:54

Domani presidio delle educatrici degli asili nido di fronte al Comune di Torino

Appuntamento alle ore 16 in piazza Palazzo di Città

Domani presidio delle educatrici degli asili nido di fronte al Comune di Torino

Domani, lunedì 25 marzo, alle ore 16 le educatrici degli asili nido comunali manifesteranno in piazza Palazzo di Città di fronte al il Comune di Torino.

Da anni centinaia di loro lavorano con contratti precari che non garantiscono un lavoro dignitoso e riducono fortemente la qualità del servizio reso ai nostri figli nell'età più preziosa ma insieme più fragile delle loro vite.

Lo stesso Assessorato del Comune stima che debbano essere fatte almeno cento assunzioni per assicurare un servizio di qualità nei prossimi anni. Eppure queste assunzioni non vengono fatte e la qualità del servizio indiscutibilmente peggiora.

La giunta Fassino aveva avviato la privatizzazione degli asili nido. La giunta Appendino non ha proseguito su questa strada (per ora) ma non ha assicurato maggiori risorse a questo servizio. Fassino prima, Appendino poi, sostengono che non si possano più garantire servizi di qualità ai cittadini a causa del debito della città. Questo nonostante il continuo aumento delle tasse comunali e dei balzelli che tutte e tutti paghiamo per l'igiene urbana o per i trasporti.

Il debito cittadino è una realtà ma nessuno di lor signori spiega come è nato e per cosa è stato usato. Torino è esposta verso le principali banche nazionali ed europee dai tempi delle celebrate Olimpiadi del 2006. In pratica sono stati spesi i soldi dei cittadini non per assicurare servizi dignitosi per garantire i trasporti, l'assistenza, gli asili nido, l'igiene urbana, ma per arricchire costruttori ed impresari che hanno banchettato al tavolo olimpico.

Sollevare oggi la questione degli asili nido e quella delle necessarie assunzioni nel settore vuole dire porre una questione semplice ma decisiva per le nostre vite: i soldi di tutti e tutte servono ad ingrassare una platea di supposti imprenditori dediti alla costruzioni di opere inutili o servono a noi tutti, ai nostri bisogni e necessità?

Questa è la domanda che le educatrici oggi in lotta pongono a tutta la cittadinanza.

comunicato stampa

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