“È la prima volta che mi capita da quando sono consigliere”: così il coordinatore della Circoscrizione 8 Alessandro Lupi ha commentato il forfait dato dal Comune di Torino alla commissione sul regolamento dehors a San Salvario. Un incontro organizzato ieri sera – anche provocatoriamente – proprio nello spazio esterno di Aldo’s Bakery, in largo Saluzzo, appositamente riservato per l’intero consiglio e i rappresentanti di Confesercenti e Ascom presenti.
“Avevamo richiesto la presenza dell’assessore Alberto Sacco e dei tecnici già il 5 marzo – ha spiegato Lupi –, ma pochi giorni fa ci è stata comunicata la non partecipazione proprio a causa della location scelta. Il parere che esprimeremo in consiglio terrà conto di questa assenza”.
Il sentimento comune, intanto, è che la normativa – con l’eliminazione dei dehors a struttura complessa in favore dei padiglioni o dei semplici ombrelloni con tavoli e sedie – danneggerà notevolmente il commercio di molte zone piene zeppe di locali come San Salvario. “Qui ne controlliamo parecchi – ha aggiunto il comandante dei vigili urbani locai Piero Zabeo –, ma finora non abbiamo mai riscontrato grosse irregolarità”.
Inoltre, per chi conosce la realtà del quartiere, ipotizzare lo smantellamento o la modifica delle vecchie strutture comporterebbe disagi notevoli, anche solo a livello estetico: “Sarà un dramma in entrambi i casi – ha detto il consigliere Augusto Montaruli – perché se tutti decidessero di costruire padiglioni, l’impatto sul territorio sarebbe devastante. Allo stesso modo, riducendo la struttura a tavoli e ombrelloni, l’inquinamento acustico aumenterebbe esponenzialmente, aggravando la già problematica movida notturna di San Salvario”.
E cresce nel frattempo le preoccupazione per tutti gli esercenti che non potranno permettersi economicamente nuovi impianti e si vedranno costretti a rinunciarvi senza rimedio.