Il Comune di Torino vuole imprimere un’accelerazione alla dismissione delle cabine telefoniche ancora presenti sul territorio cittadino. Sono 258 le strutture rimaste, di cui 120 destinate alla rimozione, e l’amministrazione ha avviato un’interlocuzione diretta con Tim per garantire il rispetto del cronoprogramma annunciato.
A confermarlo in Consiglio comunale è stata l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta, rispondendo a un’interpellanza sul tema, da parte della consigliera della Lega Elena Maccanti. “Ho chiesto un incontro con Tim - ha spiegato -, per la rimozione delle strutture e per comprendere se sia possibile accelerare le operazioni, rimanendo nei tempi indicati”.
Le tempistiche
Secondo quanto riferito dall’assessorato, l’avvio dei lavori è previsto tra dicembre 2025 e gennaio 2026, con conclusione entro l’estate 2026. Un passaggio ritenuto prioritario, anche alla luce delle numerose segnalazioni sullo stato di degrado di molte vecchie cabine, ormai inutilizzate e spesso percepite come elementi di criticità.
“L’amministrazione monitora costantemente la situazione - ha precisato Foglietta -, e il confronto con Tim è finalizzato proprio ad accompagnare e rendere effettivo il processo di rimozione”.
Resta però il nodo delle tempistiche nazionali. La dismissione definitiva potrebbe essere in ritardo rispetto alle prime segnalazioni perché si è ancora in attesa del lancio di una specifica iniziativa dell’Agcom, prevista nel piano nazionale di trasformazione tecnologica. Solo dopo quel passaggio sarà possibile completare lo smantellamento di tutte le cabine.
Donazioni?
È attualmente esclusa la possibilità di donare le cabine per progetti di riuso creativo, opzione già sperimentata in passato ma oggi sospesa. Sul tema è intervenuta anche la consigliera Maccanti. “Continueremo a vigilare sui movimenti della Città e soprattutto di Tim - ha dichiarato -, perché molte cabine versano in condizioni di degrado avanzato, con vetri rotti e parti pericolanti”.
















