Sulla presenza della casa editrice Altaforte al Salone del libro di Torino continuano le polemiche e le prese di posizione. Questa è quella della Cgil, che si schiera apertamente per il no: "Il Salone del Libro rappresenta un evento importante per Torino, città medaglia d'oro alla Resistenza e profondamente antifascista".
"Sviluppo e centralità della cultura, eventi di carattere internazionale capaci di valorizzare il nostro territorio, non devono farci perdere di vista i valori fondanti della nostra Costituzione. I tanti episodi che si stanno susseguendo ormai quotidianamente nel nostro Paese non possono essere sottovalutati".
"Per questo condividiamo la scelta di coloro che hanno deciso di non partecipare al salone, a partire dalla Presidente Nazionale dell'Anpi", prosegue la nota della Cgil. "Chiediamo al Comune di Torino ed alla Regione Piemonte di non permettere, a chi si dichiara apertamente fascista, di acquistare spazi al salone, per restituirgli il carattere di partecipazione aperta a tutti coloro che pensano che la cultura ed i libri siano strumenti di pensiero plurale, di crescita e dibattito, e non carta da bruciare".
"È il momento in cui tutti dobbiamo ribadire con forza che il fascismo è un crimine e un reato, perché è dall'indifferenza e dalla sottovalutazione che nel nostro Paese ed in Europa si sono generati anni bui che non vorremmo rivedere", conclude la Cgil.