GG Giovani Genitori non parteciperà alla 32esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. La decisione è stata presa dopo che il Comitato di Indirizzo ha accettato tra gli espositori una nota casa editrice neofascista.
Può sembrare che poco c'entri la presenza di Altaforte, casa editrice portavoce e ideologa di Casapound, con una rivista che si occupa fondamentalmente di famiglie e di bambini, ma riteniamo inaccettabile essere accomunati e lavorare fianco a fianco con chi auspica, oggi, in Italia, la discriminazione tra gli esseri umani, la negazione dei diritti delle coppie omogenitoriali, la fine della parità di genere e la sottomissione delle donne. Ben prima che alla magistratura, spetta alla società civile riconoscere chi fa dell'odio la sua bandiera.
La decisione di ritirare la nostra partecipazione al Salone del Libro è un atto doloroso che riteniamo necessario, in questo preciso momento storico, per dare un segnale contro la legittimazione culturale e sociale di chi criminalmente fa apologia del fascismo. La nostra casa editrice, per quanto piccola, ha sostenuto e promosso il Salone negli anni più difficili. Lo ha fatto con slancio, impegnandosi in prima persona e senza lesinare forze e risorse.
Non è nostro desiderio boicottare il Salone, ma sentiamo il dovere morale, oggi, di affermare che nel confronto democratico non si può accettare chi democratico non è. È stato toccato un limite oltre il quale è sbagliato proseguire. Ci scusiamo con le lettrici e i lettori che troveranno il nostro stand vuoto: siamo comunque attivi e disponibili al dialogo in altri eventi organizzati negli stessi giorni a Torino.
Sappiamo che le ragioni del nostro gesto e, soprattutto, i valori che le ispirano sono condivisi da chi auspica - per sé, per i propri figli e per il mondo intero - un futuro di libertà, giustizia, rispetto ed eguaglianza.