La vicinanza di Cirio ad Orban e a Putin è un tema rilevante per il Piemonte non "solo dal punto di vista politico, ma anche economico, se fosse chiamato ad amministrare la nostra regione." La denuncia arriva da +Europa e Radicali.
"Nel 2017 Cirio - ha spiegato Carmelo Palma, della direzione nazionale di +Europa - ha denunciato, insieme ad altri europarlamentari, che le sanzioni alla Russia danneggiassero anche la nostra economia." "Nel 2018 - ha proseguito - su Facebook ha postato una foto con Orban dando il suo sostegno al leader ungherese".
"Amicizie" del candidato presidente per il centrodestra alle regionali considerate rilevanti anche dal punto di vista economico. "L'export verso la Russia - spiegano - per il Piemonte vale 600 milioni, poco più dell'1% dei 48 miliardi totali. Quello verso la UE è pari al 60%: i paesi più importatori di prodotti piemontesi sono la Francia e la Germania, che sono invece i grandi “nemici” del centro-destra italiano".
Per il candidato alle europee Igor Boni il Piemonte, in caso di vittoria di Cirio, rischia di "inscriversi nel percorso di instabilizzazione della democrazia occidentale che la Russia sta portando avanti". Per il capolista alle Europee di +Europa Benedetto Della Vedova: "Cirio e Tajani devono spiegare se Forza Italia interpreti la linea moderata europeista o no." "Troppo facile - ha aggiunto rivolgendosi a Tajani - fare l’europeista a Bruxelles e il sovranista in Italia e tacere su quanto si va profilando in Piemonte, con un candidato che è, peraltro, un eurodeputato uscente di FI".
A preoccupare gli esponenti del partito della Bonino anche la vicinanza del candidato di FdI Maurizio Marrone alla repubblica popolare del Donbas. "Mi sono occupato dei rapporti con Russia e Ucraina - replica il candidato alla presidenza della regione per il centrodestra Alberto Cirio - nel mio ruolo di presidente di Euronest, l’Assemblea del Parlamento Ue che cura le relazioni con i Paesi dell’Est Europa e sono rapporti che metterò a frutto, a cominciare da quelli con la Russia".
"Mi sono personalmente battuto - continua l'europarlamentare - per la revoca delle sanzioni che hanno prodotto un grave danno all’economia del nostro territorio. Basta parlare con uno qualsiasi dei nostri imprenditori agroalimentari per averne conferma". Per Cirio il rapporto con "Putin, sarà un valore aggiunto su un mercato, quello russo, che è strategico per l’economia regionale e l’export delle aziende piemontesi".
"Quanto ad Orban, - continua Cirio - io non credo che difendere i propri confini sia una colpa. È un membro del mio partito - il Ppe - con cui ho un buon rapporto, così come ce l’ho con Weber che oltre a essere tedesco è il nostro candidato alla futura presidenza della Commissione Ue".
"Rassicuro, quindi, +Europa sui miei rapporti con la Germania e anche con la Francia. Sono ottimi, soprattuto con il collega bavarese Andreas Schwab del Baden-Württemberg e l’amico di Nizza Rand Muselier presidente della Regione della Costa Azzurra. Territori con cui il Piemonte deve sedersi al tavolo per progettare insieme il proprio futuro in Europa. Perché i nostri alleati e competitor non sono solo le Regioni del Nord Ovest italiano".
"Lo sguardo va allargato all’Europa e noi in questi anni condivisi a Bruxelles ci siamo confrontati costantemente. E abbiamo già in mente varie idee da mettere in campo insieme", conclude Cirio.