"Trovare soluzioni, non cavalcare ansie". Vincenzo Boccia sceglie questa sintesi al termine di una mattinata un cui, all'Unione Industriale di Torino, si sono svolti gli Stati Generali dell'Education, di fronte a una platea in cui - se le prime file erano occupate dai rappresentanti delle istituzioni - in quelle successive ha ospitato decine e decine di giovani.
"Per un Paese è fondamentale puntare sulla formazione per creare il futuro di una società - prosegue - e grandi Paesi ci insegnano come altrove si stia già ragionando verso il 2050, per esempio in Cina". Dobbiamo "riappropriarci del nostro destino - dice ancora il numero uno degli industriali italiani - e cogliere le sfide senza appiattirci sul presente. Un tempo ci dicevano che se non avessimo studiato avremmo dovuto lavorare, come se fosse una penalizzazione. Oggi invece non è così e dobbiamo impegnarci per dare futuro alla seconda manifattura d'Europa. E dirlo da Torino non è casuale".
"Educare vuol dire dar forma al desiderio individuale - è il commento del ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti - e le competenze, per poter essere sfruttate al meglio, devono essere accompagnate dall'educazione dell'individuo, cittadino critico e responsabile".
"L'alternanza scuola lavoro è positiva e necessaria, ma dobbiamo evitare apprendistati occulti. Devono essere vere opportunità, aderenti al proprio indirizzo di scuola". E sull'orientamento: "Bisogna intervenire a più livelli, avvicinando scuole, università e imprese per creare percorsi condivisi".
Infine, sugli ITS: "Sono un'ottima opportunità per sviluppare competenze specifiche, collegamento diretto con il mondo industriale e garanzia di occupazione visto che l'82% dei diplomati trova lavoro. Abbiamo raddoppiato i fondi per l'orientamento, nelle regioni in cui ci sono gli ITS e abbiamo assegnato 32 milioni per gli ITS, 10 in più dello scorso anno, che consentiranno a 3000 giovani in più di accedere agli istituti. Altri 100 milioni sono stati stanziati per la creazione di nuovi laboratori, soprattutto sullo Stem e nuove biblioteche, mentre le nuove task force aiuteranno a livello provinciale le scuole nel percorso di innovazione tecnologica e digitale".
Su Università e ricerca "vogliamo fare rivoluzione copernicana per rafforzarne il posizionamento internazionale e migliorare il trasferimento tecnologico, con impatto economico delle attività di innovazione - prosegue il ministro - perché sono così si creano sviluppo, crescita e innovazione. E se i nostri giovani vanno all'estero, poi devono avere modo di poter tornare qua: ecco perché incentiveremo le aziende che assumono laureati con 110 e lode e dottori di ricerca".