Nella giornata mondiale contro l'omofobia, c'è un quartiere di Torino che vuole distinguersi più di altri per la lotta alle ingiustizie sociali. E' il territorio, vivace e multiforme, raccolto attorno a quella fermata della metropolitana in corso Marconi, dove lo scorso luglio venne brutalmente malmenato un adolescente "colpevole" di apparire troppo effeminato agli occhi dei suoi aggressori. In nome di quel gesto deprecabile, l'Associazione GeCO -Genitori e Figli contro l'Omotransfobia ha deciso di sensibilizzare le persone sul tema proprio nel cuore della movida di San Salvario, che anche quel ragazzo frequentava e dove spesso si ripetono violenze e soprusi ai danni dei più "deboli".
Con il patrocinio della Circoscrizione 8, che ha curato il progetto all'interno della commissione alla cultura, per due weekend consecutivi (17 e 18, 24 e 25 maggio), alcuni locali distribuiranno agli avventori una medicina speciale, la "Deomofobina": pillole di conoscenza che aiutano a riflettere su concetti quali l'identità e l'espressione di genere, l'orientamento sessuale, la discriminazione e l'inclusione.
"Sono temi su cui c'è ancora una conoscenza scarsa - spiega la presidente di GeCO Milena Quercia -. Grazie all'ottima collaborazione con l'amministrazione, il nostro obiettivo è, da un lato, di restituire un'immagine positiva del quartiere, che tante volte è riuscito a superare le difficoltà e imporsi come modello di accoglienza; dall'altro, invogliare gli utenti ad approfondire certe questioni, dato che la società non fornisce informazioni a sufficienza".
Le indicazioni riportate sulla confezione recitano: "Principio attivo contro gli stati di disinformazione acuta, i disturbi legati al pregiudizio, all'omofobia e alle discriminazioni basate sull'identità sessuale". All'interno, il classico bugiardino con testi scritti da una psicoterapeuta, Margherita Graglia, che uniscono il rigore scientifico alla leggerezza della forma comunicativa.
I locali aderenti all'iniziativa sono: Il Barotto, Closer, Mad, Affini, Barbagusto, Bottega Baretti e La Cuite. I gestori sono stati appositamente formati durante un incontro con l'associazione, ma spetterà a loro inventare le modalità più impattanti per consegnare il farmaco dai colori Lgbt ai clienti.
Attiva dal 2016, GeCO ha già distribuito altre "pillole" in occasione di grandi eventi come il Torino Pride, e anche con il supporto delle farmacie comunali. "Di volta in volta - aggiunge Quercia -, declineremo il nostro medicinale in differenti versioni. Ora vogliamo rivolgerci al pubblico più giovane, puntando sui luoghi di aggregazione".
Nel corso dei quattro appuntamenti, dalle ore 19 alle 24, l'associazione terrà anche aperti degli info point in punti strategici di San Salvario: stasera in largo Saluzzo, domani al Polo Lombroso16 e il 24 alla Casa del Quartiere di via Morgari.



















