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Economia e lavoro | 31 maggio 2019, 07:33

Alleanza tra ricerca e PMI per costruire una scorciatoia verso l'innovazione

Firmato l'accordo tra Piccola Industria e Fondazione Links finalizzato a portare davvero i frutti della ricerca accademica tra i prototipi e i prodotti delle aziende meno strutturate

Alleanza tra ricerca e PMI per costruire una scorciatoia verso l'innovazione

Accesso semplice al mondo della ricerca, senza burocrazie, regole opprimenti o perdite di tempo che spesso in passato hanno bloccato il dialogo tra piccole aziende e ricercatori. Idealmente, ogni realtà imprenditoriale dovrà solo compilare un modulo con le proprie necessità e il meccanismo si metterà subito in moto, trovando gli interlocutori giusti per sviluppare progetti e idee. Nasce su queste basi l'accordo firmato oggi tra Piccola Industria di Unione Industriale di Torino e Fondazione Links, per spianare la strada che dal mondo della ricerca e dell'innovazione porta verso l'universo PMI. Una scorciatoia, senza pesare sui tempi e sulle risorse di aziende magari troppo piccole o impegnate per concentrarsi su questi temi. E che spesso per questo rinunciare.

Tutto da scrivere il paradigma: messa a fuoco la necessità, potranno essere gli esperti di Links a trasferirsi nelle aziende che ne faranno richiesta o viceversa. A seconda delle caratteristiche e dei singoli casi. "Come passare da una sponda all'altra di un fiume: vogliamo creare una sinergia tra chi fa ricerca e la trasforma in prototipi e le imprese. Abbiamo bisogno di partnership così perché il mondo a volte va troppo veloce e serve qualcuno che ti accompagni con i tempi della competitività", dice Stefano Serra, vicepresidente con delega al Learning di Piccola Industria dell'Unione Industriale di Torino. "Questo vuole essere un anello della cinghia di trasmissione della ricerca e che costituisce l'ultimo miglio con le nostre aziende, spesso multinazionali tascabili", aggiunge Giovanni Fracasso, presidente della Piccola Industria dell'Unione industriale di Torino. "Le nostre piccole aziende aiuteranno Links a mettere a terra le potenzialità della ricerca accademica, con prototipi molto più vicini al prodotto. Tra un anno saremo qui a verificare i risultati".

L'interlocutore scientifico è di primissimo livello. "Links conta 160 addetti e un fatturato di 18 milioni di euro, il 65% del quale proveniente da fondi Europei e abbiamo una predisposizione naturale verso la ricerca applicata. Siamo il quarto soggetto per attrazione di risorse, ma dobbiamo potenziare il rapporto con le piccole e medie imprese, tessuto connettivo per il decollo del territorio e delle imprese, permettendogli di affacciarsi sull'Europa e dando al Paese ciò di cui ha bisogno", dice Marco Mezzalama, presidente di Links Foundation.

A breve partiranno i progetti pilota, che potranno spaziare dalla manifattura ai campi agricoli. Su tutte, spicca l'attenzione verso l'intelligenza artificiale. "Il tessuto economico nel suo complesso deve convincersi a farsi permeare dal digitale: non solo il manufacturing, ma anche l'edicola o il negozio sotto casa", prosegue Mezzalama. "Sappiamo che c'è un'inerzia sociale, ma stare fermi e non cogliere il treno della rivoluzione digitale vuol dire fare perdere tutto il territorio".

"È facile parlare di auto, in questi giorni. Ma questi processi di traduzione epocale che coinvolge un po' tutta la nostra manifattura dimostra l'importanza di accordi come quello che firmiamo oggi, tassello di un percorso che continua e che mantiene l'obiettivo di fare crescere il Manufacturing technology center connesso con il mondo accademico, per il bene della nostra filiera", conclude Giuseppe Gherzi, direttore dell’Unione Industriale di Torino.

Massimiliano Sciullo

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