"Il Mercatone Uno di Mappano riaprirà????". È questa l'interrogativo che campeggia a grandi lettere sullo striscione esposto davanti al Comune di Torino, dove questa mattina si è svolto il presidio dei lavoratori del punto vendita nella cintura nord di Torino, dove a pieno regime lavoravano una 40ina di persone.
Il punto vendita di Mappano, come spiega Maria Rosa Bongermino della Flaica-Cub, "è chiuso dall'aprile 2015. Avrebbe dovuto riaprire ad aprile del 2019, insieme ad altri dodici strutture in Italia, ma dopo il fallimento di Shernon Holding si è fermato tutto".
Oltre a Mappano, la crisi del gruppo immobiliare aveva già determinato la chiusura negli scorsi anni del punto vendita di Brandizzo, raso poi al suolo, con i lavoratori messi in disoccupazione. L'ultimo in ordine di tempo, che ha abbassato le serrande a fine maggio 2019 a seguito dell'avvio della procedura da parte del Tribunale di Milano della procedura di fallimento per Shernon Holding, è stato Beinasco. In totale in provincia di Torino sono circa un ottantina i dipendenti che sono rimasti senza occupazione.
"Con l'apertura del tavolo di contrattazione al Mise - spiega Maria Rosa Bongermino Flaica-Cub - saltano i vecchi accordi, quindi noi chiediamo che vengano ricompresi anche i licenziati di Brandizzo".
Questa mattina i lavoratori parteciperanno ad una commissione consiliare sul Mercatone Uno. Il 3 giugno scorso il consiglio Comunale di Torino, a prima firma del Presidente e del vicepresidente del Consiglio Comunale Francesco Sicari e Enzo Lavolta, aveva approvato un ordine del giorno in difesa dei 1.800 lavoratori di Mercatone Uno, rimasti a casa senza un'occupazione.