Alcune decine di attivisti No Tav stanno bloccando la via dell’Avanà, che consente di raggiungete il cantiere dell’alta velocità di Chiomonte. “Questo pezzo di valle - dicono i manifestanti - deve tornare ad essere transitabile in ogni momento del giorno e della notte, dai vignaioli e da chi vive in questa valle. Vogliamo che si smonti il check point militare all'ingresso e che si chiuda questo cantiere fermo da oltre un anno e mezzo. Siamo un movimento che non si arrende, oggi è l'inizio della campagna estiva”, è la loro dichiarazione.
Una manifestazione che arriva a poche ore di distanza dall'ultimo dibattito sul tema Torino-Lione, con le pressioni da parte della Ue e le notizie sui bandi per la porzione italiana dei lavori in arrivo da Parigi dopo il cda di Telt.
Intanto, il deputato Pd Silvia Fregolent ha richiesto direttamente l'intervento di Matteo Salvini: "L'azione di forza dei No Tav al Cantiere di Chiomonte, spalleggiati ancora una volta da esponenti del M5S, è una provocazione inaccettabile. Il Ministro dell'Interno Salvini, invece di ripetere continue battute inutili sulla Torino-Lione, intervenga per ripristinare legalità ed ordine pubblico". "Chiediamo inoltre al Governatore del Piemonte Cirio di esporsi concretamente e, dopo mesi di annunci, e di recarsi immediatamente in Val di Susa per garantire la presenza delle istituzioni, sostenere l'operato delle Forze di Polizia e ribadire la netta opposizione ad ogni tentativo di violenza" ha poi concluso Fregolent.