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Attualità | 30 giugno 2019, 07:00

L'Atlante del Cibo fa tappa a Mirafiori Sud, Collegno, Grugliasco e Moncalieri

Il progetto, sviluppato da Università, Politecnico, Scienze Gastronomiche, Camera di Commercio, Città Metropolitana e Comune, ha presentato il suo terzo rapporto con un focus speciale su alcuni territori

L'Atlante del Cibo fa tappa a Mirafiori Sud, Collegno, Grugliasco e Moncalieri

Il cibo e la sua filiera, negli ultimi anni, stanno tornando prepotentemente ad occupare le agende urbane di tutto il mondo e Torino sta dimostrando una certa sensibilità al tema.

Un tentativo di dare progettualità concreta alle iniziative sorte sul territorio è
stato fatto con il progetto “Atlante del Cibo”, ideato da Università, Politecnico e ateneo di Scienze Gastronomiche in collaborazione con Camera di Commercio, Città Metropolitana, Comune e molte altre organizzazioni: “A Torino – ha spiegato il docente di geografia economico-politica Egidio Dansero – negli anni sono nati eventi come il Festival del Giornalismo Alimentare o Cinemambiente, senza contare il lavoro svolto da Slow Food: con l'Atlante del Cibo vogliamo capire come intervenire per mettere in rete i diversi attori, si tratta di un
processo aperto pronto ad accogliere altre realtà disposte a collaborare”.

Il terzo rapporto del progetto è stato presentato venerdì mattina in Cavallerizza Reale, con un focus particolare su Mirafiori Sud e alcuni comuni come Collegno, Grugliasco e Moncalieri. Il primo territorio è stato analizzato da Anna Paola Quaglia dell'Università di Torino: “Mirafiori Sud - ha dichiarato – si è fortemente modificato abbandonando il profilo socio-economico e demografico operaio/industriale legato alla Fiat per intraprendere una nuova direzione che si colloca nell'area della sostenibilità ambientale e sociale”.

L'evoluzione del cibo è stata poi scomposta nelle sue dimensioni mappando numericamente le attività legate alla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione, al consumo e al post consumo: “Uno dei trend più evidenti - ha proseguito Quaglia – riguarda la desertificazione delle attività commerciali alimentari in alcune zone del quartiere compresi alcuni assi principali come Via Negarville o Strada delle Cacce, sofferenza confermata dalle interviste realizzate ai commercianti; al contrario, sta emergendo un importante spinta
verso la trasformazione dello spazio urbano, testimoniata dagli “Orti
Generali” e da “Miraorti”, e la riqualificazione sociale con, ad esempio, il progetto “Mirafiori non spreca” per il recupero delle eccedenze alimentari”.

Quale può essere il ruolo delle Circoscrizioni in questi processi? Una risposta ha provato a darla il consigliere della 2 Gianluigi De Martino: “Negli ultimi 10 anni – ha commentato – Mirafiori Sud è diventato un laboratorio sociale facilitato dal recupero delle sue storiche cascine con il supporto di un assessorato molto attento: partendo dall'esperienza degli orti urbani comunali riusciremo, grazie
alla Fondazione Comunità Mirafiori e alla Compagnia di San Paolo, a riqualificare il lungo Sangone fino a Beinasco”.

L'agronoma Federica Larcher ha poi confermato l'approdo nel quartiere del progetto europeo proGlreg, con l'obiettivo di mettere in rete e a sistema le varie realtà del territorio partendo dalle esigenze della comunità con il contributo di professionisti del settore. Per quanto riguarda l'hinterland, i tre comuni oggetto di studio fanno parte di un obiettivo più ampio di ricostruzione del sistema alimentare della Città Metropolitana che comprende le modalità di interazione tra i vari sotto-sistemi e con Torino.

Il terzo rapporto dell'Atlante del Cibo sarà presto disponibile in formato e-book, edito da Celid e scaricabile gratuitamente.

Marco Berton

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