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Economia e lavoro | 05 agosto 2019, 06:00

Nuovi codici per il pronto soccorso: fine delle lunghe attese

Purtroppo, tutti siamo dovuti passare almeno una volta dal Pronto soccorso e tutti ricordiamo con grande rabbia i tempi interminabili di attesa

Nuovi codici per il pronto soccorso: fine delle lunghe attese

Purtroppo, tutti siamo dovuti passare almeno una volta dal Pronto soccorso e tutti ricordiamo con grande rabbia i tempi interminabili di attesa, peggiorati anche dai dolori che ci hanno spinto a rivolgerci all’ospedale d’urgenza.

Ma ormai questo disagio dovrebbe giungere al termine con le nuove norme che stanno per essere messe in atto. Il nuovo regime dovrebbe entrare in vigore entro 18 mesi in tutta l’Italia.

Quali saranno i nuovi codici?

Si tratta di codici numerici che vanno dall’uno al cinque, le Regioni potranno poi abbinarci il codice colore e dei tempi certi che non dovranno superare le 8 ore per i casi meno gravi.

Gli obbiettivi di questa nuova riforma saranno 3: evitare ricoveri inappropriati, ridurre i tempi di attesa e aumentare la sicurezza per quanto riguarda le dimissioni.

Vediamo nel dettaglio i tempi di attesa in base al numero e al colore del codice di emergenza:

  • Numero 1 colore rosso, intervento immediato;

  • Numero 2 colore arancione, entro 15 minuti;

  • Numero 3 colore azzurro, entro un’ora;

  • Numero 4 colore verde, entro due ore;

  • Numero 5 colore bianco, entro quattro ore.

Come riferito dal sito Lettoquotidiano.it i codici nuovi non saranno le uniche novità all’interno del pronto soccorso, altri miglioramenti verranno apportati affinché i pazienti possano essere visitati il prima possibile.

Vediamo nel dettaglio quali sono le altre novità.

Altre due novità all’interno del pronto soccorso

Oltre ai due codici nuovi inseriti nel triage intraospedaliero che dovranno così stabilire dei tempi di attesa più brevi sono state inserite due novità, un’area nominata “see and treat”, all’interno la quale gli infermieri che hanno conseguito una formazione specifica, cureranno le emergenze minori. Di conseguenza ci sarà meno sovraffollamento all’interno del pronto soccorso.

Inoltre, ci sarà un’area di osservazione breve ed intensa, questa zona servirà per le terapie brevi e si potranno comunque fare degli approfondimenti sulla diagnosi. Tutto ciò servirà a mettere in sicurezza le dimissioni dal pronto soccorso.

Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, al termine della conferenza Stato-Regioni ha dichiarato sul suo profilo Facebook: "È un altro intervento che rende il mondo della salute più trasparente e vicino ai cittadini. Perché, non dobbiamo mai dimenticarlo, in Italia abbiamo il migliore sistema sanitario del mondo, anche se gli avvenimenti spiacevoli fanno più notizia e troppe volte si parla – sbagliando – in termini negativi di questo settore". In una nota pubblicata sul sito del Ministero della Salute si legge: "Approvato in primo luogo l'accordo sul decreto di riparto dei 400 milioni di euro al fine di ridurre i tempi di attesa per l'erogazione delle prestazioni sanitarie. Le risorse, che serviranno per il potenziamento dell'infrastruttura tecnologica e digitale dei Cup (Centro unico di prenotazione) saranno così ripartite per il triennio di riferimento. Il decreto traccia una road map per arrivare al 2021 al 100% delle strutture collegate al Cup digitale e le prenotazioni potranno essere fatte anche tramite app".

Su queste novità positive si è espresso anche il presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Stefano Bonaccini, che ha affermato che si sta realizzando un cambiamento importante e che più che definirla una rivoluzione, come da tanti è stata chiamata, lui la definirebbe un’evoluzione che nasce dalle esperienze positive che si sono concretizzate in alcune Regioni. Aggiunge, inoltre, che in questa maniera l’Italia potrebbe trovarsi allo stesso livello degli standard degli altri Paesi.

Ma c’è qualcuno che la pensa diversamente da Giulia Grillo e Stefano Bonaccini, ci riferiamo a Francesco Rocco Pugliese, Presidente della Società Italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu).

Pugliese dichiara: "Non credo che ci sarà una riduzione dei tempi di attesa - afferma - perché il vero problema è che nei Pronto soccorso italiani mancano all'appello 2.000 medici ed è il medico che deve visitare i pazienti. Con un numero così esiguo di medici è impossibile rispettare i tempi massimi di attesa previsti per l'accesso ai Pronto soccorso".

Il Presidente continua affermando che tutto ciò sarebbe difficile da attuare soprattutto perché, per colpa dei tagli alla sanità, all’interno degli ospedali e del pronto soccorso ci sono pochi letti a disposizione per i pazienti e quindi risulta impossibile riuscire a spostare le persone da curare nei vari reparti in poco tempo quando in realtà tutto ciò riesce ad avvenire in 6 o 8 ore.

Ad essere negativi su queste novità è anche il Codacons, in particolare il Presidente si espone dicendo che i nuovi codici sono solo un modo per deridere i pazienti e che sicuramente non risolveranno nulla, soprattutto in alcuni ospedali del sud dove la situazione peggiora a vista d’occhio e il livello di assistenza è a sue parole “da terzo mondo”.

Conclude la sua opinione suggerendo che l’unico cambiamento che potrebbe migliorare la situazione all’interno dei Pronto soccorso italiani è l’aumento del numero di personale quali medici ed infermieri e non inserendo nuovi codici o colori.

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