Ancora oggi ci sono alcuni settori dove la tradizione non conosce crisi e la specializzazione artigianale e la tecnica raffinata vincono su qualsiasi “scappatoia” moderna. Uno di questi è sicuramente il settore degli orologi di alta gamma, che da sempre nascono dalle sapienti mani di tecnici altamente specializzati, in grado di rendere questi segnatempo dei veri e propri gioielli.
Quando poi si commentano marchi come Rolex, allora verrebbe ben poco da dire, perché il successo di questo brand parla al posto nostro. Eppure, al di là della grandezza di marchi come Rolex, alla fine l’orologio è sempre un qualcosa di personale: lo portiamo al polso, lo facciamo parlare per noi, ma la sua storia cela anche dettagli e ricordi preziosi. Come quella del Daytona, ad esempio.
Rolex si conferma leader del mercato
Per comprendere tutto il successo di questo marchio, basta fare riferimento agli ultimi dati del 2017. In quell’anno Rolex è infatti riuscita a raggiungere un fatturato record superiore ai 4 miliardi di euro, di fatto doppiando il secondo classificato (Omega). I dati sono davvero importanti, per una serie di motivi: in primo luogo perché Rolex si pone ancora oggi come leader incontrastato del comparto, e perché confermano come ci sia una distanza abissale con i propri competitor.
La storia del Rolex Daytona
Come anticipato poco sopra, il Rolex Daytona nasconde una storia molto particolare che vede le sue origini nei gloriosi anni ’60, e che si sviluppa all’insegna della velocità, come in fondo spiega il suo stesso nome. Il Daytona nasce infatti per conquistare un pubblico ben particolare, ovvero gli amanti dei motori, oltre che come strumento professionale. Il tutto per entrare in competizione diretta con l’Omega Speedmaster, il vero concorrente dell’epoca.
Ben presto, però, questo segnatempo diventa un orologio di lusso, al punto che il modello più pagato di sempre ha raggiunto quota 17,8 milioni di dollari all’asta. E ancora oggi si parla molto del Rolex Daytona, tanto che online si trovano diverse recensioni dettagliate, che permettono di approfondire tutte le particolarità di un vero gioiello di alta manifattura. Non a caso, qui non ci troviamo di fronte ad un semplice segnatempo, ma ad un autentico lusso antico e moderno.
Il record del Daytona di Paul Newman
Poco sopra abbiamo accennato al fatto che il Daytona più costoso ha sfiorato quota 18 milioni di dollari all’asta. Una cifra che rispecchia pienamente il blasone di quel modello, visto che si parla del Rolex che appartenne al compianto Paul Newman. L’attore e pilota lo usò spessissimo, sia sui vari set cinematografici che in gara, motivo che spiega questo valore da record. In conclusione, ad oggi sono pochi i segnatempo che possono vantare la storia e la qualità del Daytona.