“Mettiamo il turismo sottosopra”: è questo lo slogan che accompagnerà i 3 sindacalisti dalle Filcams-Cgil (la sigla che si occupa del settore del terziario, dei servizi e del turismo, ndr) partiti questa mattina in bici alla volta di Matera per sensibilizzare la popolazione sulle condizioni di lavoro del settore turistico in Italia.
La campagna
La campagna, ideata a Torino ma estesa a livello nazionale, porterà i ciclisti prima ad Alessandria, per poi raggiungere Rimini il 22 Luglio, Pesaro il 24 Luglio, Vasto il 29 Luglio, Gravina di Puglia e infine Matera il 2 agosto. Gli stessi, saranno protagonisti di incontri con i lavoratori del settore per confrontarsi sulle problematiche legate a tutta la filiera e sui diritti da rivendicare, con l'accompagnamento di uno spettacolo teatrale itinerante.
Condizioni di lavoro
A spingere il sindacato a promuovere l'iniziativa è anche la necessità di ribaltare una narrazione troppo “vicina” alle aziende e poco ai lavoratori: “Spesso – sottolinea la segretaria di Filcams-Cgil Torino Germana Canali – chi utilizza i servizi turistici non sa cosa c'è dietro, perché soprattutto dopo la pandemia si sono diffuse teorie non troppo veritiere sulla difficoltà di assumere lavoratori per impieghi faticosi che richiedono un impegno anche notturno e festivo. Noi contestiamo condizioni di lavoro che includono mancati riposti, maratone di 13 o 14 ore pagate in parte in nero; la situazione riguarda anche le nostre valli nel periodo invernale. Con un lavoro dignitoso e ben retribuito i lavoratori si trovano eccome”.
La critica non riguarda solo le imprese, ma anche le istituzioni: “Alcune – osserva Canali – e specialmente le più piccole fanno realmente fatica, ma in un settore con molto sommerso, dove gli aspetti della salute e della sicurezza spesso non vengono rispettati, e con pochissimi controlli, occorrerebbe premiare le aziende virtuose senza erogare agevolazioni a pioggia; per questo, sentiamo la necessità di avviare al più presto un confronto con le istituzioni. Anche se il contratto dell'industria turistica è fermo, inoltre, tutti quelli della filiera sono stati rinnovati e dunque non si tratta di una questione di politiche contrattuali ma di condizioni di lavoro”.
Il turismo a Torino
Un discorso più ampio che guarda anche a livello locale: “Vorremmo – aggiunge – rilanciare il turismo a Torino sviluppando un progetto organico insieme alle istituzioni, perché si tratta di un volano che comprende economia, trasporti, infrastrutture, alberghi e ristoranti: un motore per l'economia cittadina in un periodo di forte difficoltà”.