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Politica | 14 novembre 2019, 16:32

Cirio: “Pronto ad accompagnare i lavoratori Mahle a Roma come fatto coi dipendenti Embraco”

Il Governatore: "Non abbiamo mai chiesto il reddito di cittadinanza. Vogliamo il lavoro per i piemontesi". In attesa i lavoratori di La Loggia

Cirio: “Pronto ad accompagnare i lavoratori Mahle a Roma come fatto coi dipendenti Embraco”

Tour delle aree produttive di saviglianese e saluzzese quello in programma oggi, giovedì 14 novembre, per il governatore piemontese Alberto Cirio. Dopo la visita all’Alstom di Savigliano Cirio ha raggiunto la Burgo dove ha fatto il punto sul processo di riconversione alla cartiera.

Ad attendere il presidente c’erano anche i lavoratori della Mahle di Saluzzo che, insieme a quelli di La Loggia, sono coinvolti da una procedura di licenziamento collettivo. Si parla 452 lavoratori coinvolti. L’azienda ha comunicato la volontà di chiudere i due stabilimenti. Qui in un breve incontro davanti alla cartiera verzuolese dove il presidente ha confermato il sostegno della Regione.

Al termine dell’incontro tra vertici Burgo, amministrazione verzuolese e altri rappresentanti della Regione, il governatore piemontese ha risposto ad alcune domande alla stampa.

Ecco la dichiarazione, ai microfoni di Targatocn.it, di Alberto Cirio sulla vertenza Mahle. Servizio di Daniele Caponnetto. 

“Siamo in prima linea  per cercare di salvare il posto di lavoro a queste persone." - ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Non sono uno che ama le passerelle sulla pelle degli altri. Con molta serietà e molto rispetto sto conducendo, per il tramite dell’assessorato competente, una trattativa per risolvere il problema che è stato evidenziato alla Mahle, molto grave e molto serio.”

“Quando la controparte si dimostra disponibile” – ha continuato Cirio – “anche la Regione deve avere altrettanta serietà. Ed è quello che stiamo facendo in questa fase. Ho fatto il primo sciopero della mia vita da presidente della Regione per accompagnare i lavoratori Embraco a Roma. Lavoratori che sono stati presi in giro dalle istituzioni. Sono pronto a farlo anche per i lavoratori della Mahle. Come per qualsiasi lavoratore del mio Piemonte. La gente non va presa in giro nelle sue esigenze più chiare. Noi non abbiamo mai chiesto il reddito di cittadinanza. Chiediamo il lavoro per i piemontesi.”

Intanto confermata la tre giorni di trasferta a Stoccarda dove i sindacati Mahle si riuniranno al Cae per porre l'attenzione sulle crisi degli stabilimenti europei del gruppo (oltre a Saluzzo e La Loggia sono coinvolti anche aziende in Francia e Lussemburgo). L'incontro si terrà il 18,19 e 20 novembre.

È stata confermata la seconda data di trattativa sindacale tra le parti. Il 22 novembre all'Amma di Torino. Il 5 dicembre si chiude la fase sindacale e si apre quella amministrativa di 30 giorni. La soluzione va trovata entro il 5 gennaio.

D.Cap.

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