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Politica | 27 novembre 2019, 14:38

Presepe, la Cub attacca Elena Chiorino: "un assessore regionale che va contro la tradizione di laicità della scuola pubblica"

"È il caso di ricordare la natura delle comunicazioni ufficiali che non dovrebbero occuparsi delle credenze religiose e filosofiche che non ci risultano essere di competenza dell'assessorato"

Presepe, la Cub attacca Elena Chiorino: "un assessore regionale che va contro la tradizione di laicità della scuola pubblica"

La Cub Scuola attacca duramente l'assessore regionale Elena Chiorino sulla questione del presepe negli istituti piemontesi.

"Con una circolare, inviata ad opera di Dirigenti Scolastici che hanno ritenuto di farsene latori all'indirizzo di posta istituzionale di molti docenti, l'Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino scrive: «Le chiedo la disponibilità di valorizzare all’interno dell’istituto ogni iniziativa legata a questa importante festività, come l’allestimento di presepi o lo svolgimento di recite e canti legati al tema della Natività........parte fondante della nostra identità culturale e delle nostre tradizioni ...È evidente che la conoscenza delle nostre tradizioni, scevra da qualsivoglia connotazione ideologica, sia un supporto alla piena integrazione per chi proviene da altre realtà». Come si debba intendere con l’espressione “scevra da qualsivoglia connotazione ideologica” non è di facile comprensione, certo non può riferirsi a elementi che rimandano ad una precisa visione religiosa, a meno che non si voglia dire che il Natale cristiano esprime una verità inconfutabile e valida per credenti di qualsiasi religione e non credenti".

"È il caso di ricordare all’assessore la natura delle comunicazioni ufficiali che non dovrebbero occuparsi delle credenze religiose e filosofiche che non ci risultano essere di competenza dell'assessorato da lei diretto. Se, poi, si tratta di “tradizioni”, l'assessore farebbe bene a ricordare che la laicità della scuola è una buona tradizione come condizione per l'effettiva libertà di vivere la propria eventuale esperienza di fede", prosegue la nota della Cub.

"Riteniamo che questa circolare sia una pericolosa invasione di campo poiché investe i dirigenti scolastici di una nuova competenza della quale, dopo i tanti, troppi a nostro avviso, poteri conferiti loro dalla Legge107, la cosiddetta Buona Scuola, non si sentiva certo il bisogno. Non vale poi quasi la pena di ricordare che un amministratore farebbe meglio ad occuparsi della grave situazione dell'edilizia scolastica e della carenza di organico nella scuola che porta ad una dilatazione abnorme del precariato ma, si sa, questi temi comportano iniziative serie che non sono certo al centro dei suo interessi e che, con ogni evidenza, non ritiene “scevri da qualsivoglia connotazione ideologica”.

La Cub Scuola Università Ricerca di Torino ritiene, di conseguenza, necessario difendere con la massima determinazione la natura laica delle istituzioni scolastiche pubbliche e la stessa scuola pubblica.

comunicato stampa

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