Quest’anno il Natale per i dipendenti della Massano Srl potrebbe trasformarsi da festa a incubo. È da giovedì scorso che continuano le proteste fuori dalla sede operativa principale situata in Strada del Portone 135 a Grugliasco e davanti la sede legale di via Circonvallazione 3 a Montanera (provincia di Cuneo) per il mancato versamento della mensilità di novembre e della tredicesima.
L’azienda in questione, purtroppo, non è nuova a vicissitudini di questo tipo. Già nel marzo 2017 la situazione legata agli stipendi non era rosea e a distanza di poco più di due anni e mezzo si è ripetuta e la sensazione è che gli strascichi che si porterà dietro non saranno di poco conto.
“Ciò che preoccupa di più i lavoratori - spiega Stefano Ponzuoli, della Fillea CGIL Torino - è che l’azienda vuole accedere a una procedura di ristrutturazione del credito perché la situazione finanziaria non è florida. La tredicesima, nel campo dell’edilizia, i lavoratori la ricevono dalla cassa edile se l’azienda versa. La Massano Srl, però, non ha versato, ma fortunatamente qui a Torino abbiamo un fondo di solidarietà che serve ad aiutare i lavoratori di queste ditte in crisi e nella giornata di oggi prenderanno la loro tredicesima, altrimenti non avrebbero ricevuto neanche quella”.
Differente, invece, la situazione nella provincia di Cuneo. “A Montanera - prosegue Ponzuoli - questo fondo di solidarietà non c’è, ergo i colleghi dei dipendenti della sede grugliaschese che versano presso la cassa edile di Cuneo se l’azienda o chi per essa non ha versato si ritroveranno senza la tredicesima”.
“In entrambe le sedi - conclude, poi - sono in ballo per prendere lo stipendio di novembre che dovrà essere liquidato entro fine dicembre. L’azienda dice che nei suoi programmi entro la fine del mese dovrebbe farcela a versare, ma se dovesse presentare la richiesta di ammissione a un pre-concordato tutti quei crediti finiranno o nel concordato o nella ristrutturazione del debito e i lavoratori non si sa quando li vedranno. Rischieranno, così, di fare un Natale completamente senza soldi”.
Con oggi sono quattro i giorni di sciopero continuativo e i circa 75 dipendenti delle due sedi (25 a Grugliasco e 50 a Montanera) proseguiranno con i presìdi anche nella giornata di domani.
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