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Pinerolese | 26 dicembre 2019, 16:00

Vent’anni dopo tornano in concerto a Pinerolo i ragazzi del Coretto

Venerdì 27 dicembre, al Tempio valdese, sarà un’occasione unica d’incontro anche per loro

Vent’anni dopo tornano in concerto a Pinerolo i ragazzi del Coretto

È una sorpresa anche per loro stessi ritrovarsi dopo vent’anni in cui le strade si sono separate. La reunion del Coretto, in programma venerdì 27 dicembre al Tempio valdese a Pinerolo, nasce da un evento fortuito e realizza un sogno rimasto nel cassetto per molti dei suoi componenti: «Quella degli anni Novanta è stata un’esperienza che tanti di noi hanno conservato nel cuore, quindi abbiamo fatto di tutto per essere presenti al concerto» assicura una di loro, Mariapaola Gillio.

Oggi in media quarantenni, i componenti cominciarono a cantare assieme tra il 1994 e il 1995. «Qualcuno si fermò solo un anno, altri di più. In tutto una quarantina di giovani si sono alternati e in una ventina hanno attraversato tutto il periodo di vita del Coretto» ricorda Gillio, oggi trentanovenne, che si unì al gruppo a quattordici anni. Ciò che legava tutti era l’interesse per la musica degli anni Settanta e i “Giovedì delle prove”, nei locali in via dei Mille messi a disposizione dal Tempio di Pinerolo, tuttavia non si è trattato di un coro valdese, come sottolinea Gillio: «Piuttosto di un’esperienza totalmente ecumenica. Inoltre, non facevamo canti da chiesa, al massimo alcuni spiritual legati più in generale alla cristianità. Eravamo un gruppo eterogeneo anche per interessi e aspirazioni che ha fatto nascere e ha rinsaldato amicizie».

Con il passare del tempo i componenti del Coretto però si sono trovati alle prese con le incombenze tipiche dell’età adulta: c’è chi cominciò ad avere i primi colloqui di lavoro, chi andò a studiare all’estero, chi mise su famiglia, quindi ritrovarsi per cantare diventava sempre più difficile e, a fine anni Novanta, i ragazzi iniziarono ad essere consapevoli che tutto stava per finire: «È anche per questo che nel 1998 decidemmo di registrare il nostro disco “That’s All Fol”, figlio di un’intensa due giorni di registrazione in una tavernetta di Pramollo: un prodotto “casalingo” che avevamo voluto fare soprattutto per noi stessi. Uno degli ultimi concerti invece è stato ad Agape nell’agosto dello stesso anno».

Da quel momento le strade si separano ma la musica ha continuato ad essere il fil rouge nella vita di alcuni, la stessa Gillio ad esempio ha cantato nel Grande Circo Barnum, mentre Mario Rivoiro è diventato conosciuto nel mondo come Blind Reverendo e Valentina Messina e Giovanna Rostagno hanno formato i Moondrift.

Qualche componente si ritrovò a cantare assieme già nel 2002 per l’inaugurazione del locale di un’amica ma per una vera reunion si è dovuto aspettare fino a ora: «Oggi, la coincidenza fortunata è che sono tornati entrambi in zona i due che si occupavano delle armonizzazioni e che quindi avevano un ruolo importante anche se la gestione del Coretto era completamente democratica». Si tratta di Stefano D’Amore, pastore valdese a Villar Pellice e Michel Charbonnier, pastore valdese a Torre Pellice. In occasione del Natale inoltre hanno fatto il loro ritorno nel Pinerolese diversi altri componenti: «Chi oggi vive in Inghilterra, chi invece in Spagna, chi in altre regioni italiane: torneranno per le festività e potremo essere di più della quindicina con cui ci siamo ritrovati a provare nelle scorse settimane».

Il repertorio del concerto di venerdì 27 riproporrà alcuni dei loro autori preferiti negli anni Novanta, quando nelle scalette non mancavano mai The Beatles, Crosby Still Nash & Young, Inti Illimani, Beach Boys, Creedence Clearwater Revival, Bob Dylan, Pink Floyd, brani dal musical Grease e spiritual in swahili.

«Non si tratta però della ricostituzione del Coretto ma di un’occasione speciale» garantisce Gillio. La possibilità unica, quindi, di incontrare nuovamente i ragazzi del Coretto, vent’anni dopo. L’appuntamento è alle 20,45 al Tempio di via dei Mille 1 e l’ingresso è gratuito.

Elisa Rollino

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