La Dora e la notte saranno le grandi protagoniste del progetto di rigenerazione urbana e innovazione sociale ToNite, presentato ieri alla Scuola Holden. Per Torino si tratta, dopo Co-City, della seconda iniziativa finanziata nell'ambito del programma europeo Urban Innovative Actions, successo ottenuto solamente da due altre città in tutto il continente.
L'idea progettuale, realizzata da una partnership pubblica-privata di cui fanno parte anche Fondazione Torino Wireless, Engineering Ingegneria informatica, Experientia, SocialFare, EFUS, Espereal Technologies e ANCI, prevede il coinvolgimento di residenti, istituzioni, università, attività e associazioni che si affacciano sulla Dora nello sviluppo e nella progettazione di interventi, iniziative e nuovi servizi da attivare sul territorio nelle ore notturne: “A essere premiato - ha dichiarato l'assessore all'innovazione della Città di Torino Marco Pironti – per la prima volta è stato l'approccio e non i risultati attesi, che andranno invece costruiti insieme. Questa modalità dimostra come la partecipazione dal basso possa generare innovazione e, di conseguenza, valore sul territorio; al termine dei tre anni, sono convinto, creeremo una sinfonia”.
Il piano prevede un finanziamento totale di 4,5 milioni di euro, di cui 1,5 destinati ad interventi fisici di riqualificazione e 1 all'attivazione dei nuovi servizi: “Assisteremo - ha commentato l'assessore a Marco Giusta – a una nuova narrazione dello spazio pubblico urbano in cui tutte le comunità troveranno posto prendendosi cura, scoprendo e innamorandosi del proprio quartiere. Secondo questa nuova mentalità tutte le azioni devono essere costruite insieme ai cittadini”.
Uno dei mezzi scelti dagli organizzatori per dare vita al progetto è quello dello storytelling, approfondito grazie alla collaborazione con il docente della Scuola Holden Giuseppe Bisceglia: “Con l'iniziativa Biografi di Quartiere - ha spiegato il regista Stefano Di Polito – invitiamo tutti i cittadini di Aurora, Borgo Dora e Porta Palazzo a raccontarsi in un video con l'obiettivo di cambiare la narrazione e la percezione dei quartieri; le prime cinque biografie sono già disponibili sull'app Tellingstones”.