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Economia e lavoro | 18 febbraio 2020, 07:56

Fondo pensione: che cos’è e perché conviene

I giovani lavoratori italiani hanno perso la fiducia nelle future pensioni, a causa delle ultime leggi che aumentano ogni anno l’età pensionistica

Fondo pensione: che cos’è e perché conviene

I giovani lavoratori italiani hanno perso la fiducia nelle future pensioni, a causa delle ultime leggi in tema pensioni che aumentano ogni anno l’età pensionistica.

Negli ultimi anni molti italiani hanno deciso di risparmiare, durante l’età lavorativa, una certa somma di denaro per creare il proprio “tesoretto” che verrà integrato con la futura pensione. Con il termine “tesoretto” si fa riferimento al fondo pensione integrativo, ovvero una soluzione che permette ad un cittadino italiano lavoratore di creare il proprio risparmio da poter utilizzare durante la pensione.

Esistono diverse categorie di fondi pensione come i fondi pensione chiusi e aperti. I fondi pensione chiusi sono soluzioni legate ad un contratto collettivo di lavoro, ideali per un lavoratore dipendente. I fondi pensione aperti sono soluzioni pensate per i lavoratori autonomi ma accessibili anche dai lavoratori dipendenti.

Come funziona il fondo pensione integrativo

Un fondo pensione viene realizzato a seconda del meccanismo della capitalizzazione: i contributi vengono investiti nei mercati finanziari prescelti e si ottengono rendimenti che incrementano il capitale fino alla pensione.

Un lavoratore dipendente può richiedere il contributo dell’azienda per il prelievo della somma mensile da dedicare al fondo pensionistico, direttamente dallo stipendio.
I contribuenti che aderiscono ad un fondo pensione aperto devono effettuare un versamento periodico.

Una volta maturati i requisiti per la pensione pubblica si ottiene il totale del fondo pensione, detto pensione integrativa. È Possibile erogare la prestazione in tre differenti modalità:

  • convertire il capitale in rendita vitalizia immediata: la pensione integrativa verrà inviata ogni mese, insieme alla pensione pubblica;

  • richiedere il 50% del capitale accumulato in un’unica soluzione;

  • richiedere l’intero capitale accumulato in un’unica soluzione.

Le forme di previdenza complementare

La previdenza pensionistica complementare si fonda su un sistema di finanziamenti. Ogni persona che si ha un proprio conto dove effettuare i versamenti e, successivamente, questi ultimi vengono impiegati nel mercato finanziario da professionisti specializzati in azioni, titoli di stato, quote di fondi comuni d'investimento e titoli obbligazionari.
Il rendimento prodotto dai versamenti può variare in base all’andamento dei mercati e alle scelte di gestione degli specialisti.

La pensione complementare e le sue forme di previdenza sono sorvegliati dalla COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione). Le forme di previdenza complementare suddividono in:

  • Fondi pensione chiusi

    I fondi pensione chiusi nascono da contratti o accordi collettivi che individuano la migliore soluzione del lavoratore in base all’appartenenza di una determinata impresa, comparto o territorio.
    La gestione delle risorse finanziarie viene affidata a soggetti esterni specializzati come banche, compagnie di assicurazioni, società di gestione del risparmio e/o società mobiliare.

  • Fondi pensione aperti

    I fondi pensione aperti sono istituiti dalle banche, dalle società di intermediazione mobiliare, compagnie di assicurazione e dalle società di gestione del risparmio. Questi fondi costituiscono un patrimonio separato e finalizzato all’erogazione delle prestazioni previdenziali.
    La gestione finanziaria di un fondo aperto è svolta dalla società che lo istituisce.

  • Piani Individuali Pensionistici

    I PiP (Piani Individuali Pensionistici) è la forma pensionistica complementare che si fonda su un contratto di assicurazione a vita con imprese assicurative. Il PiP consiste in un patrimonio autonomo, gestito dall’impresa assicurativa con cui si è pattuito il contratto di assicurazione sulla vita.

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