Considerato lo stato di emergenza straordinaria e di allarme, medico e sociale, che ha procurato e procura l'epidemia in corso di Coronavirus in Italia e all'estero, i professionisti di Psicologia Torino hanno deciso di mettersi a disposizione della comunità fornendo due colloqui psicologici individuali e familiari gratuiti on-line o telefonici attraverso telefono, Skype, Whatsapp o Facetime.
L'obiettivo è dare sollievo a chi ha necessità di confronto e, parallelamente, offrire e fornire un contributo specialistico per arginare il panico collettivo e possibili conseguenti azioni impulsive (acquisti compulsivi, aggressività, razzismo), in modo da supportare in maniera indiretta le forze di emergenza sanitaria (112 e 118 in maniera particolare) le cui linee telefoniche sono intasate a causa del panico sociale, che va a ledere e ritardare l’operatività degli interventi di primo soccorso e assistenza.
In questi giorni più di 40 psicologi esperti si sono infatti messi a disposizione a livello volontaristico per far fronte alle richieste di supporto psicologico gratuito derivanti dall’iniziativa di Supporto Psicologico, e questo per noi è segno del grande senso umanitario e di rete sociale che gli operatori sanitari hanno in momenti di crisi.
"Già dal 23 febbraio abbiamo comunicato che lo sportello d’ascolto di Psicologia Torino offriva i due colloqui gratuiti tramite telefono o tramite videochiamata – che contano ad oggi più di 15.000 followers - racconta il dottor Pier luigi Putrino -. In poco più di 10 giorni abbiamo ricevuto più di 50 contatti. Auspichiamo che altre persone che possono essere sottoposte a forti stress derivanti dalla situazione anomala che stiamo vivendo possano usufruire di questo sostegno in un momento così delicato".
"Dalle prime analisi possiamo dire che la maggior parte delle persone che ci contatta è spaventata dall’imprudenza e dal giudizio degli altri rispetto alle precauzioni di contagio che la persona stessa mette in atto (lavarsi le mani, distanza di sicurezza ed evitare i luoghi affollati) o da pensieri e preoccupazioni rispetto al futuro socio-economico del paese - prosegue -. La persona, dunque, entra in uno stato di confusione sentendosi da una parte “esagerata”, “fobica”, “ipocondriaca” e “ossessionata” e dall’altra “attenta”, “scrupolosa”, “prudente” e “socialmente responsabile” quando, nella maggior parte dei casi, si sta proteggendo e sta proteggendo i propri cari mettendo in atto i protocolli di sicurezza e prevenzione comunicati dalla Protezione Civile e dalle Istituzioni Sanitarie e pubbliche di Governo".
"Un altro aspetto importante che abbiamo rilevato nella nostra casistica - conclude - è che la maggior parte dei problemi apparentemente legati al Coronavirus in realtà ha origini temporali precedenti. Pensiamo ad esempio a persone chiuse in casa da anni, difficoltà relazionali in famiglia, pregressi e persistenti problemi lavorativi, depressioni gravi, strutturati disturbi ossessivi, ipocondrie conclamate e organizzazioni fobiche di personalità che nulla hanno a che fare con il coronavirus o dove il coronavirus può essere la punta dell’iceberg di difficoltà individuali, di coppia e familiari più strutturate".
"Come Psicologia Torino offriamo piena disponibilità alla collaborazione coordinata e congiunta al nostro ordine professionale, alla Regione Piemonte e alle regioni in difficoltà attraverso un supporto psicologico fisico e telematico. Psicologia Torino proseguirà questa azione gratuita e volontaria dello “Sportello psicologico telefonico coronavirus” perché questo sta dando la possibilità a molti, che non l’hanno mai fatto prima, di potersi confrontare cautamente ad uno psicologo".
Per informazioni e riferimenti
- Scrivere whatsapp o chiamare al numero: +39 380 77 04 182
- Scrivere a: info@centroclinicopsicologiatorino.it
- www.centroclinicopsicologiatorino.it