Non solo venerdì. La Denso di Poirino è pronta a chiudere per tutta la prossima settimana. Ad annunciarlo sono i sindacati, che nella giornata di ieri hanno avuto un confronto con l'azienda per fare in modo che vengano ulteriormente rinforzate le attuali condizioni di sicurezza e tutela dopo i due casi segnalati nei giorni scorsi, che avevano portato alla sospensione delle attività.
"In questo momento di incertezza e timore e alla luce dei casi di positività che si sono verificate nel sito di Poirino - è stato scritto ai lavoratori in una nota diffusa nelle scorse ore - sentiamo a maggior ragione la necessità di informarvi su quanto l’Azienda sta mettendo in campo per contrastare e contenere la diffusione del virus Covid-19. Le misure intraprese ed implementate dall’Azienda nelle scorse settimane hanno ottemperato a quando definito dai vari DPCM emanati. In data odierna è stato sottoscritto il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro che rafforza ulteriormente le misure da adottare".
"Nonostante quanto già predisposto - prosegue la nota - alla luce dei casi accertati in questi ultimi giorni nel comprensorio di Poirino, dei quali uno risulta essere grave, ed in presenza di colleghi posti in quarantena dalle Autorità competenti, l’Azienda ha deciso di chiudere il comprensorio di Poirino per tutta la prossima settimana per tutelare il bene più prezioso che abbiamo: la salute di tutti noi. Avremo cura, a breve, di comunicare modalità e tempistiche della chiusura".
"Come Uilm - commenta Vito Benevento, della segreteria Uilm Torino - insieme alle altre organizzazioni sindacali e all'azienda intendiamo tutelare al meglio i lavoratori Denso e le proprie famiglie ed è per questo che si è giunti unanimemente alla chiusura di tutto il sito di Poirino per una settimana".
"La situazione attuale mette - prosegue - mette al centro nuovamente la salute dei propri dipendenti, come il sindacato ha auspicato sin dai primi giorni della pandemia".