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Politica | 18 marzo 2020, 14:42

Coronavirus a Chieri, il sindaco Sicchiero: “State a casa, fatelo per le vostre famiglie e la comunità” [VIDEO]

Dai videomessaggi sui social ai parchi chiusi, passando per lo smart working e l’esenzione del pagamento delle strisce blu: come il Comune di Chieri sta affrontando il Coronavirus

Coronavirus a Chieri, il sindaco Sicchiero: “State a casa, fatelo per le vostre famiglie e la comunità” [VIDEO]

Il Coronavirus ha stravolto le abitudini dei piemontesi, non solo nelle grandi città ma anche nei comuni del territorio con meno abitanti ma problemi identici, se non superiori alle volte. Per capire come viene vissuta l'emergenza Covid-19, abbiamo intervistato i sindaci della provincia di Torino in modo tale da capire direttamente da loro quali sono le maggiori criticità e i servizi d'assistenza rivolti alla popolazione. Il nostro ospite di oggi è Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri.

- Sindaco, iniziamo dalle basi: come sta vivendo la città da lei amministrata, Chieri, l'emergenza Coronavirus?

C’è molta apprensione, come in tutte le altre città. C’è qualcuno che continua a sottovalutare il problema, dobbiamo rincorrere per la città cittadini scriteriati, con la polizia municipale impegnata su quel fronte e poi c’è tanta solidarietà. In tanti ci telefonano per comunicarci la loro vicinanza o telefonano ai vicini di casa per accompagnarli in questo momento in cui può esserci molta solitudine: la comunità Chierese si sta muovendo bene, a volte anche in maniera commovente. Purtroppo ci sono delle eccezioni.

 - Ci fa un riepilogo della situazione a livello sanitario? 

Io sono in contatto quotidiano con i vertici e i gli operativi dell’ospedale Maggiore. Situazione delicata, è sotto controllo ma siamo in attesa del fantomatico picco dei prossimi giorni. C’è molta preoccupazione perché i posti letto e di degenza iniziano a scarseggiare, quindi comunque c’è molta allerta.

 

 

- Cosa state facendo per stare vicino ai cittadini? Mi riferisco anche a iniziative come il servizio della spesa a domicilio o allo sportello telefonico o ancora ai suoi video messaggi presenti sul sito del Comune.

Sono giornate intense, le stiamo pensando un po’ tutte: questa settimana abbiamo creato due numeri telefonici per fornire informazioni ai cittadini e raccogliere le loro segnalazioni. In collaborazione con i commercianti e le aziende del territorio abbiamo attivato il servizio di consegna a domicilio della spesa e l’elenco è disponibile sia sul sito del Comune che fornito con i numeri telefonici. Ieri siamo partiti nelle vie della città con il megafono della protezione civile, andremo nelle frazioni per comunicare di stare a casa. Vi sono inoltre videomessaggi sui social, pagine sul sito del Comune. Divulghiamo tre messaggi facilmente comprensibili: state a casa, lavatevi spesso le mani e starnutite nella piega del gomito. Abbiamo chiesto a dei medici di base conosciuti a Chieri di realizzare un videomessaggio rivolto ai cittadini ed è stato molto apprezzato, soprattutto coinvolgendo i privati. Vogliamo coinvolgere tutti i cittadini, anche quelli meno ricettivi. Continueremo a tenere aperti i mercati perché si sono svolti in modo regolare ed ordinato, limitatamente ai banchi degli alimentari, grazie alla collaborazione degli addetti ed alla protezione civile. Abbiamo deliberato il rimborso delle rette dei nidi pubblici e convenzionati per il periodo finora non usufruito e sospeso anche il pedaggiamento della sosta a pagamento a raso, ovvero le cosiddette “strisce blu' in tutto il territorio.

- Questione parchi e giardini, i cittadini rispettano i divieti? Secondo lei la norma è sufficientemente chiara?

Il Decreto dice che i parchi possono rimanere aperti, noi a Chieri li abbiamo chiusi. Purtroppo non riusciamo a controllare i cittadini che vanno e costituiscono assembramenti pericolosi e quindi non me la sono sentita di continuare a ignorare questa problematica: per questo abbiamo deciso di chiuderli, purtroppo perché sono consapevole che rappresentino uno sfogo per i cittadini che non hanno un giardino, però dinanzi all’ignoranza o alla leggerezza di tanti abbiamo dovuto prendere questa decisione.

- Infine le chiedo come sindaco qual è la maggiore criticità vissuta in questo periodo? E’ facile adattare il concetto di lavoro agile alla Pubblica Amministrazione?

La macchina comunale deve andare avanti, in un atteggiamento che per mia indole cerca di essere sempre positivo, ritengo che in una fase storica come questa vi sia nascosta un’opportunità: quella di dare un’accelerata ai sistemi di smart working. Come Comune abbiamo attivato 30 postazioni di smart working che rappresentano circa il 20% della nostra forza lavoro e sono il doppio di quanto prescritto come obiettivo minimo. Siamo contenti di questo. Stiamo attuando, ogni volta possibile, software di video conferenza. Ci stiamo adattando anche con il personale più avanti con l’età e che risponde bene alla novità. Stiamo cogliendo questo momento come opportunità, questo è quello che ci rimarrà di questa fase storica. I miei tre figli con la scuola svolgono compiti a casa e video lezioni, è un modo un po’ energico per dare un giro di vite. Non dico che serviva questo, ma eravamo lontani dall’iniziare a usare sistemi che peraltro esistono da anni. E’ giusto che quest’evoluzione accelerata stia avvenendo, purtroppo avviene per una contingenza triste.

- Ha un messaggio particolare da rivolgere ai suoi cittadini?

Chieri non è un’isola, il contagio c’è. Tanti ci chiedono quante sono le persone in isolamento o positivi: il problema non è sui numeri, ma la certezza che questi numeri aumenteranno nei prossimi giorni. Tutto questo capita se noi continuiamo a uscire e non restiamo a casa. Dobbiamo stare a casa e fare attenzione, essere responsabili per non mettere in serio pericolo noi stessi, i nostri genitori, le nostre famiglie, i nostri vicini di casa e l’intera comunità Chierese. Quello che chiediamo è semplice, una collaborazione che deve essere attuata con la massima attenzione e disponibilità, altrimenti abbiamo visto cos’è capito in altre città.

 

 

 

Andrea Parisotto

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