Sono mezzo milione in tutta Italia gli esercizi commerciali alimentari, farmacie e dei servizi alla persona - al cui interno lavorano 800mila dipendenti - che in questi giorni di restrizioni imposte dal Governo restano aperti. Lo dicono i dati di Unioncamere e Infocamere nazionali, che pongono la Campania in vetta al podio per il maggior numero di attività aperte nel campo dei prodotti alimentari (quasi 33mila con 37mila dipendenti), soprattutto per quanto riguarda i piccoli esercizi commerciali al dettaglio (oltre 19mila) e minimarket (quasi 11mila). La Lombardia, invece, tra i suoi oltre 25mila negozi aperti conta il maggior numero di ipermercati attivi nel Paese (212 con 23mila dipendenti), ai quali si affiancano 2.100 supermercati, incui lavorano 38mila persone.
Sul fronte farmacie (e dintorni), invece, i numeri più elevati si trovano in Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia e Puglia. La Lombardia ha il numero maggiore di farmacie, la Campania quello delle parafarmacie e di punti vendita di articoli medicali e ortopedici, la Sicilia quelli di prodotti igienico-sanitari.
In tutto questo contesto, il Piemonte conta in questi giorni di difficoltà circa 14.300 esercizi alimentari con la serranda alzata (che danno lavoro a quasi 35mila persone). Al loro fianco, anche 3161 attività legate a farmacia, parafarmacia e articoli sanitari per l'igiene: i lavoratori, in questo caso, sono 6300. Considerando però tutte le tipologie di negozi e attività rimasti aperti, il conto complessivo arriva a 32.121 negozi aperti, pari al 36,1% del totale del settore, che danno lavoro a 57.132 persone.
Gli ipermercati sono 85 (8235 dipendenti), i supermercati 1192 (16.739 lavoratori), i discount 105 (oltre 400 lavoratori), i minimarket 4628 (con 39090 lavoratori). Le farmacie 1249 (quasi 3800 dipedenti), le parafarmacie 211, con 251 persone che lavorano al loro interno.