Un silenzio irreale, gli scheletri delle bancarelle e qualche persona spaesata in giro. Non è un lunedì come gli altri in piazza della Repubblica: il Coronavirus ha fermato il mercato di Porta Palazzo. Il luogo di Torino che ogni mattina è sinonimo di vita e caos, è oggi un luogo spettrale e irriconoscibile.
La piazza è deserta, con la sola polizia municipale a fare da presidio e a spiegare alle poche persone che fanno capolino tra i banchi, non informate della chiusura dei mercati di Torino. A comunicarlo, nella giornata di ieri, la stessa sindaca Chiara Appendino. La prima cittadina, infatti, ha sospeso da lunedì 23 marzo le attività di vendita di generi alimentari esercitate sia nei mercati all’aperto, che sotto le tettoie. L’obiettivo? Tutelare la salute pubblica.
Svolgendo però i mercati rionali un servizio importantissimo per la popolazione, la volontà è quella di riaprirli il prima possibile, dopo aver trovato soluzioni organizzative che assicurino efficacemente un afflusso regolato con rispetto delle distanza tra le persone. Di fatto, il mercato di Porta Palazzo verrà chiuso e “recintato”, con agenti della polizia municipale a controllare gli ingressi e a assicurarsi che entri un numero limitato di persone per evitare assembramenti.
Le immagini del primo giorno di chiusura del mercato di Porta Palazzo rendono alla perfezione l’idea di quanto la quotidianità e la normalità dei torinesi sia stata stravolta dal Coronavirus: il vociare degli ambulanti che cercano di vendere la loro merce ha lasciato spazio al cinguettio di qualche uccello e corvo. I tanti clienti con borse al seguito in cerca di beni alimentari sono stati sostituiti da persone spaesate nel vedere le bancarelle vuote. I pochi presenti hanno tutti la mascherina.
Scene impensabili fino a qualche settimana fa. Il silenzio regna sovrano, la desolazione è evidente: Porta Palazzo, oggi, è davvero irriconoscibile.