“In un famoso discorso agli studenti milanesi, Piero Calamandrei disse che la libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. Quante volte abbiamo sentito questa frase in occasione della Festa della Liberazione? Questa volta le parole di Calamandrei assumono un diverso significato, perché un virus è venuto a toglierci l’aria, e con essa la libertà. Il 25 aprile di quest’anno non potremo scendere in piazza, non potremo incontrarci, partecipare a fiaccolate e a momenti commemorativi. Per questo aderisco con gioia all’appello lanciato da Carlin Petrini, #Iorestolibero, per ritrovarci il 25 aprile, tutti insieme, in una piazza virtuale per celebrare la nostra libertà". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Salizzoni.
"Fino a ieri eravamo convinti che il confinamento, il divieto di assembramento, le limitazioni alla libertà personale, fossero la cifra dell’autoritarismo politico. Oggi stiamo facendo i conti con un autoritarismo sanitario, perché il Covid-19 si sta rivelando un virus “reazionario” (come lo ha definito un grande scrittore spagnolo, Manuel Vilas) che ci ha sottratto la libertà di uscire, di abbracciare i nostri cari, di frequentare le persone che amiamo, di godere della cultura, dell’arte, della natura, della bellezza. In assenza di altre armi, abbiamo dovuto chiuderci nelle nostre mura, per salvare vite, a cominciare dai più fragili ed anziani".
"Fino a ieri avevamo commemorato o celebrato i grandi e tragici avvenimenti della Storia: il Giorno della Memoria, il Giorno del Ricordo, la Festa della Liberazione. Oggi ci troviamo noi a vivere un evento tragico. Questo 25 aprile dobbiamo unirci, seppur virtualmente, per dimostrare che anche di fronte a una dura prova, noi restiamo una comunità di donne e di uomini liberi".