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Sanità | 02 maggio 2020, 17:44

Da lunedì via ai test sierologici al personale sanitario. "Ma quali sono le reali finalità?"

Se lo chiede il sindacato degli infermieri, Nursind: "Perché si eseguirà solo la ricerca degli anticorpi di tipo G?"

Da lunedì via ai test sierologici al personale sanitario. "Ma quali sono le reali finalità?"

"Apprendiamo che da lunedì 4 Maggio la Regione Piemonte procederà ad eseguire a scopo epidemiologico i test sierologici al personale sanitario per la ricerca degli anticorpi neutralizzanti Igg contro il Sars-CoV-2. A tal proposito come sindacato sia a livello nazionale che regionale, abbiamo espresso  molti dubbi sulle reali finalità dei test. Infatti nonostante le rassicurazioni della Regione, non si comprende come mai in controtendenza alle altre Regioni, in Piemonte si eseguirà solo la ricerca degli anticorpi di tipo G". Lo spiega il sindacato degli infermieri, Nursind.

"Infatti ci risulta ad esempio che in Toscana e Emilia Romagna  viene associata anche la ricerca della classe anticorpali di tipo M che indica un'infezione in atto. Addirittura in altre regioni oltre ai test sierologici viene comunque associata l'esecuzione del tampone rinofaringeo. Vogliamo sperare che la scelta non sia dovuta al fatto di trovare numerosi operatori positivi che dovrebbero essere lasciati a casa perché  potenzialmente contagiosi.  Senza voler essere complottisti,  a questo legittimo dubbio si associano altri sulle reali finalità dei test sierologici.  Un'eventuale presenza di anticorpi neutralizzanti infatti, potrebbe autorizzare qualcuno a mandare il personale sanitario a contatto con i pazienti Covid senza Dpi o comunque inadeguati. O ancora, la loro presenza potrebbe essere un pericoloso tentativo di portare ad un rientro anticipato del lavoratore al domicilio positivo o  in attesa di tampone? In un momento di poca conoscenza e di molteplici dubbi sul virus, come sindacato riteniamo doveroso porre molteplici dubbi sull'argomento. Abbiamo inviato richiesta alla Regione Piemonte di voler porre la massima attenzione ai test sierologici e di associare la ricerca di IGG a quella di IGM e tamponi. "Riteniamo che superiore al diritto positivo sia il diritto naturale di tutelare la propria vita. Riteniamo, in ogni caso, che l’infermiere non debba accedere alle aree COVID senza i necessari dispositivi di protezione individuale".

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