"Come Assessore alla semplificazione sono fiero di poter confermare che il Bonus Piemonte da 88 milioni sarà accreditato immediatamente nei confronti degli esercenti e artigiani beneficiari, appena la norma entrerà in vigore". Lo ha dichiarato il nuovo assessore regionale alla semplificazione Maurizio Marrone. "A chi intende richiedere il bonus – ha detto Marrone – basterà inviare la domanda via Pec, con l'autodichiarazione di aver dovuto chiudere l'attività per l'emergenza coronavirus, e con l'impegno a riaprire appena consentito. Niente banche, niente interessi, niente garanzie e zero rendicontazione: finalmente un contributo davvero a fondo perduto, libero per la prima volta da lungaggini burocratiche e montagne di carta bollata”.
Vi sarà un bonus da 2.500 euro per bar e ristoranti, gelaterie e pasticcerie, aziende di catering, centri estetici e di bellezza, parrucchieri e barbieri, sale da ballo e discoteche. Riceveranno invece 2.000 euro le attività di ristorazione da asporto (piadinerie, rosticcerie, gastronomie, pizza al taglio) e le Spa. Un'ulteriore misura sarà rivolta a tassisti e NCC: anche loro avranno un bonus di mille euro. (QUI IL LINK ALL'ARTICOLO)
Il gruppo regionale di Forza Italia ha commentato il provvedimento annunciato stamattina dal presidente Cirio definendolo "un'iniezione di liquidità e di fiducia a tutte quelle categorie produttive che sono state pesantemente colpite dalla crisi conseguente al lockdown e che rischiavano di rimanere sole. Grazie al 'Bonus Piemonte' cerchiamo di attuare quanto promesso solo a parole dal Governo Conte: cioè di non lasciare nessuno indietro".
“Bene il bonus Piemonte per le attività costrette a chiudere durante il confinamento”, ha invece commentato Alberto Preioni, capogruppo della Lega in consiglio regionale. “Un intervento importante da parte della Regione, un’iniezione di liquidità a fondo perduto, facile e veloce, che sarà utile a molti per la ripartenza. Ringraziamo la giunta per la sensibilità e la prontezza dimostrate di fronte alle esigenze delle nostre attività”.
Il consigliere regionale della Lega Mauro Fava ha invece parlato di “un sostegno che sarà fornito in maniera diretta, semplice, senza gli intralci burocratici legati alle inefficaci misure approvate sinora dal Governo, che nella maggior parte dei casi non sono servite a nulla”.
Critico invece il M5S Piemonte: "Il Bonus Piemonte lascia scoperta la maggior parte delle imprese piemontesi e buona parte del mondo associativo. Noi non rinunceremo a dare il nostro contributo per rendere più ampio ed omogeneo il sostegno ai settori colpiti dal lockdown. Non siamo disposti a ratificare, a scatola chiusa, decisioni prese in riunioni ristrette in cui era prevista la presenza solo di alcune associazioni di categoria mentre altre sono rimaste escluse".
Così invece Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati: "Considero un buon inizio gli 88 milioni messi a disposizione dalla Regione per il sostegno alle imprese del territorio: a patto che tale liquidità sia nella sua interezza utilizzabile e non svanisca nel ripianamento di eventuali debiti con le Banche o negli eventuali passivi dei conti correnti".
Infine, Marco Grimaldi di Luv: "Leggiamo finalmente qualche indiscrezione, un po' di propaganda gridata, ma ci sembra che intere categorie di lavoratori siano state lasciate indietro. Ne parleremo a partire da lunedì, ma sia chiaro che chi ha chiuso i battenti e chi non potrà riaprire ha bisogno di sostegno vero: dai baristi ai circoli Arci, dai barbieri ai luoghi dello spettacolo dal vivo occorrono idee non solo per farli sopravvivere, ma per dare loro la dignità di lavoratori. Noi vogliamo continuare a concentrarci ancora su chi apre senza sicurezze".