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Politica | 07 maggio 2024, 09:39

Blitz della Finanza, arrestato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Nei guai anche l'ad di Iren Signorini

Inchiesta delle Fiamme Gialle per presunte mazzette legate al porto e a Esselunga. In manette anche Spinelli. La multiutility: "Noi estranei, avviate procedure per continuità aziendale": cda nel pomeriggio

Giovanni Toti

Arrestato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti

Il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, da questa mattina è agli arresti domiciliari a Genova con l'accusa di corruzione. Il governatore è coinvolto in una maxi operazione della Guardia di Finanza che ha visto il fermo anche dei vertici del porto di Genova e di Esselunga. Nei guai anche Paolo Emilio Signorini, attuale amministratore delegato di Iren e indicato nei mesi scorsi dai sindaci di Torino, Stefano Lo Russo, Reggio Emilia (Luca Vecchi) e Genova (Marco Bucci).

Proprio una nota stampa ufficiale di Iren ha chiarito come "I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova sono riferiti al precedente ruolo (di Signorini, ndr) di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren. Il Gruppo ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale". In particolare, "è stato convocato entro il primo pomeriggio della giornata odierna un consiglio di amministrazione straordinario per l’attribuzione temporanea delle deleghe".

Un'indagine contro la corruzione partita molti mesi fa

Si tratta di un'ampia operazione anticorruzione: la Guardia di Finanza di Genova, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Genova, ha messo in atto diverse misure cautelari, sia personali sia reali, rispondendo a una richiesta datata 27 dicembre 2023 dalla Procura della Repubblica.Paolo Emilio Signorini, ex Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, è stato posto in custodia cautelare in carcere. È accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Le accuse si estendono anche ad Aldo e Roberto Spinelli, rispettivamente imprenditore nel settore logistico e immobiliare e suo fratello, con il primo sotto arresti domiciliari e il secondo sottoposto a divieto di esercitare attività imprenditoriali. Le indagini hanno rivelato presunte corruzioni per favorire affari privati legati alla trasformazione di aree pubbliche e l'accelerazione di pratiche burocratiche.

Un flusso di denaro di 74mila euro

Secondo la Procura, il flusso di denaro ammonta a 74.100 euro, distribuiti in quattro tranche: 40.000 euro tra l'8 e il 9 dicembre 2021, 15.000 euro il 25 maggio 2022, 15.000 euro l'8 settembre 2022, 4.100 euro il 10 marzo 2023, come parte della partecipazione a una cena elettorale.

Questi pagamenti, effettuati al "Comitato Giovanni Toti", sono descritti come parte di un accordo per influenzare decisioni amministrative chiave, inclusa la trasformazione di aree pubbliche in private, l'accelerazione di pratiche edilizie e il rinnovo di concessioni portuali a favore delle imprese Spinelli.

Le altre persone coinvolte

Mauro Vianello, operante nel Porto di Genova, e Francesco Moncada, consigliere di Esselunga Spa, sono anch'essi destinatari di divieti simili, accusati di aver offerto vantaggi economici in cambio di favori politici. Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, è accusato di corruzione elettorale aggravata, con presunti legami con il clan mafioso Cammarata di Riesi.

 

Il Gip ha inoltre ordinato il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo superiore a 570 mila euro, considerati frutto dei reati di corruzione. Le indagini hanno beneficiato di tecniche investigative avanzate, tra cui intercettazioni e pedinamenti, e sono ancora in corso ulteriori perquisizioni.

Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, è agli arresti domiciliari con accuse di corruzione per l’esercizio della funzione.

Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, è accusato di corruzione verso Signorini e Toti, anch'egli agli arresti domiciliari.

Roberto Spinelli, fratello di Aldo, ha ricevuto il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria.

Mauro Vianello, imprenditore operante nel Porto di Genova, e Francesco Moncada, di Esselunga Spa, sono accusati di corruzione e sottoposti a misure interdittive simili.

Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, è accusato di corruzione elettorale e corruzione per l’esercizio della funzione, con una componente di associazione mafiosa.

Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, e Venanzio Maurici sono accusati di corruzione elettorale con l'aggravante di favorire l'attività della mafia, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi. 

L'indagine, originata da atti della Procura della Spezia, si è focalizzata inizialmente sulla corruzione elettorale per poi estendersi a implicazioni di corruzione più ampie nella gestione delle funzioni pubbliche. Le tecniche di indagine hanno incluso intercettazioni e pedinamenti, evidenziando una rete di corruzione che intreccia politica, affari e criminalità organizzata.

redazione SanremoNews

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