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Politica | 22 maggio 2020, 10:30

Moncalieri, il sindaco Montagna attacca la Regione Piemonte: "Sulle mascherine faccia chiarezza, ritardi inaccettabili"

"Il 15 aprile il Presidente Cirio aveva annunciato l'acquisto di una mascherina per ogni cittadino, ma dopo l'arrivo delle prime 11 mila c'è stato solo un lungo silenzio". E poi provoca: "Non è che qui paghiamo per la scelta della sede dell'ospedale unico?"

Moncalieri, il sindaco Montagna attacca la Regione Piemonte: "Sulle mascherine faccia chiarezza, ritardi inaccettabili"

Il sindaco di Moncalieri aveva usato il fioretto, polemizzando con toni soft la serttimana scorsa, ma ieri sera ha deciso di prendere la sciabola e di andare all'attacco della Regione Piemonte sulla questione mascherine: "Serve chiarezza, certi ritardi sono inaccettabili", ha detto Paolo Montagna.

"Ho riflettuto molto prima di scrivere, perché ritengo che durante un’emergenza, quando si ha di fronte lo stesso nemico, non si debba mai perdere tempo in polemiche all’interno della stessa catena di comando... Se oggi dico basta, è perché l’inefficienza della Regione sta penalizzando la città che rappresento, Moncalieri, e i suoi cittadini", ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook.

"Il 15 aprile, il Presidente Cirio annuncia l’acquisto di una mascherina per ogni cittadino piemontese. Qualche giorno dopo, io e gli altri sindaci riceviamo una lettera dallo stesso Governatore in cui si chiede collaborazione ai Comuni per la distribuzione, annunciando anche una convenzione con Poste Italiane.
Immediatamente mi attivo per organizzare la consegna. Scopro che le Poste non sanno nulla della convenzione, che non esiste, ma in ogni caso ricevo la disponibilità di Protezione Civile e Croce Rossa".

"Si tratta di uno sforzo importante, che coinvolge tantissime persone: perché vogliamo essere rapidi a consegnare. Il 2 maggio arrivano 11 mila mascherine, che consegnamo buca a buca a Borgo San Pietro il 4 e 5 maggio. Dopodiché, un lungo silenzio durato 3 settimane", prosegue Montagna. "Con tante voci che si rincorrono: si dice che arriveranno domenica 3 maggio, poi domenica 10 maggio, poi lunedì 15, poi la settimana successiva, poi oggi. E poi, è sempre il giorno dopo. Ecco perchè ho deciso di scrivere".

"Perché l’annuncio delle mascherine è arrivato il 15 aprile, più di un mese fa", prosegue il sindaco di Moncalieri. "Perché il meccanismo e l’ordine di consegna ai Comuni da parte della Regione non è chiaro. Soprattutto, perchè le persone meritano rispetto. I cittadini, in particolare quelli più in difficoltà, che aspettano l’aiuto da parte delle istituzioni. I volontari e le associazioni pronte alla consegna, che hanno bisogno di indicazioni chiare per operare. Immaginate cosa significa montare e smontare un turno di 100 persone allertate per scendere in campo".

"Forse, persino per le mascherine che ci spettano, bisogna alzare la voce? Bisogna strapparsele di mano? Siamo tornati, davvero, ai tempi delle corsie preferenziali e delle bandierine?". Poi Montagna provoca: "Non voglio pensare male, ma spero che non c’entrino le diverse posizioni sull’ospedale unico di Moncalieri che per l'Assessore Icardi non è una priorità".

"La quinta città del Piemonte non chiede nulla di diverso da ciò che gli spetta. E allora mi rivolgo direttamente al Presidente Cirio e alla Regione: meno annunci, più serietà", conclude il sindaco di Moncalieri. "Per uscire dall’emergenza serve la collaborazione di tutti".

Massimo De Marzi

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