La comparsa della pandemia ha mutato, radicalmente, i comportamenti degli italiani. La misura più drastica, che ha letteralmente stravolto le abitudini dei cittadini del Belpaese, riguarda il distanziamento sociale. Un popolo come il nostro, d’altro canto, è storicamente abituato ad alcuni riti collettivi, come ad esempio l’aperitivo, in cui le persone stanno a stretto contatto e condividono un momento di gioia e relax in compagnia.
Il coronavirus, però, ha costretto tutti noi ad adottare delle misure di precauzione per preservare la salute altrui e la propria: a differenza di altri virus, il covid può essere trasmesso anche da persone asintomatiche, che, all’apparenza, non mostrano alcun segno di averlo contratto. È indispensabile, di conseguenza, che ogni singolo cittadino adotti dei comportamenti virtuosi.
Escort: il covid ha azzerato completamente le entrate
L’emergenza sanitaria, purtroppo, ha colpito direttamente nelle tasche dei cittadini, molti dei quali hanno perso il lavoro oppure, come le partite IVA, si sono trovate costrette a sospendere la propria attività. Tra le categorie danneggiate dal covid, una, seppur invisibile agli occhi del legislatore, è stata colpita duramente: le escort. Queste lavoratrici, di fatto, hanno visto improvvisamente azzerarsi le entrate, trovandosi in grande difficoltà.
I problemi di molte escort sono comuni alla maggior parte dei lavoratori: dal pagamento delle bollette a quello dell’affitto, passando dall’acquisto dei beni di prima necessità. Alcune di esse hanno lanciato il proprio grido d’allarme, al punto di inoltrare richiesta di supporto all’INPS per il bonus dei €.600,00 elargito alle partite IVA. Una richiesta da molti definita bizzarra, ma che probabilmente così non è.
Il dibattito sulla legalizzazione della prostituzione, d’altro canto, tiene banco da anni, tra chi è favorevole e contrario. Un numero elevato di escort, ancor prima della comparsa del virus sul territorio italiano, aveva fatto richiesta per aprire una propria partita IVA, in modo da pagare le tasse ed esercitare alla luce del sole la propria professione, che, non di rado, ha anche un risvolto sociale: molti uomini soli, infatti, trovano conforto incontrando queste professioniste.
Il senso di responsabilità mostrato delle escort, nonostante non siano mancate richieste da parte dei clienti più “fidelizzati”, è stato elevato: per tutelare sé stesse e la salute dei propri clienti, hanno preso atto dell’indispensabilità di attuare tutte le misure di distanziamento sociale imposte dal legislatore nonostante l’impossibilità di poter attingere a misure di sostegno pubblico, come la cassa integrazione o il già citato bonus per i lavoratori autonomi.
Dagli incontri, alle webcam e videochiamate: il web è la nuova frontiera
Esercitare questa professione in alcune città, oltretutto, è particolarmente oneroso dal punto di vista economico: in un’area metropolitana, piuttosto che in una zona centrale di una grande città, il costo della vita è indubbiamente più elevato rispetto alle periferie, complice, in primis, il canone di locazione degli immobili più oneroso. In queste zone, d’altro canto, si concentra buona parte del fenomeno “escort”.
Ad esempio tramite una ricerca su Google per escort Torino si trovano tanti siti tra i quali anche il più completo Sexyguidaitalia.com, che può testimoniare, chiaramente, come in aree simili a quella del capoluogo piemontese si concentra un numero elevato di lavoratrici di questo settore. Molte di esse, come si evince dalle pagine del sito stesso, hanno riadattato il proprio lavoro adattandolo alle sopravvenute esigenze sanitarie.
Se il contatto fisico, rispettando quanto previsto dalle norme di distanziamento sociale, è vietato, le Escort sono passate dagli incontri reali a quelli virtuali: grazie ad una webcam, piuttosto che ad una videochiamata, i clienti possono godere di uno spettacolo privato e personalizzato. E se questa modalità, perlomeno inizialmente, aveva fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori, oggi si può ben dire che sia stato un successo.