Igor Boni, Presidente dei Radicali Italiani, attacca: "Se si leggono le dichiarazioni dei segretari di partito che sostengono il Governo e di quelli della destra di opposizione si comprende a quale livello sia arrivato il disprezzo per le regole democratiche in Italia. Non uno che sottolinei come la scelta del 20 e 21 settembre rappresenti una violazione inammissibile delle regole democratiche".
"Violazione patente ed evidente dato che rende impossibile la partecipazione a chi non ha l'esenzione e non può certo raccogliere le firme a Ferragosto, impone una campagna elettorale estiva e cancella il dibattito sul referendum costituzionale. A qualcuno interessa mantenere in piedi la nostra democrazia e lo stato di diritto? Oppure dobbiamo lottare da soli per chiedere che non si cancellino i diritti democratici dei cittadini? Lo chiedo a tutti i dirigenti dei partiti e lo chiedo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella".
"Per questo, disarmati come siamo ci armiamo della nonviolenza e lottiamo non per ricattare qualcuno ma per affermare il diritto contro i soprusi, il rispetto delle regole contro l'indifferenza alla violazioni. Per questo proseguirò ad oltranza con lo sciopero della fame, sperando che altri vogliano unirsi", conclude Boni.