"Per due mesi la Giunta Cirio ci ha proposto i bonus del ‘Riparti Piemonte’ in cinque o sei tranches, rivolte ai vari codici Ateco, ma ha dimenticato la categoria forse più importante di tutte: quella degli studenti delle scuole primarie, secondarie e della formazione professionale", attaccano Monica Canalis, vice Segretaria Pd Piemonte e Consigliera regionale, e Diego Sarno, Consigliere regionale, portavoce Pd in Commissione Istruzione.
"La Caritas di Torino constata un aumento dell’80% degli accessi alle mense dei poveri, a certificare il drastico impatto del Covid-19 sulle famiglie. A fronte di questo aumento della povertà dovrebbe far seguito un aumento delle risorse per l’assegno di studio, per evitare che l’impoverimento ostacoli l’istruzione e che aumenti la dispersione scolastica (peraltro in un anno le domande sono passate da 60mila a 100mila). La crisi economica non si combatte solo creando posti di lavoro ma anche investendo sulla formazione".
"Eppure, sulle politiche educative la Giunta Cirio si è finora distinta soltanto per attacchi al Governo nazionale e ritardi sulle proprie azioni (fondi per i centri estivi non pervenuti e nessun incremento delle risorse per l’assegno di studio nella legge Riparti Piemonte). La bocciatura odierna dell’Aula di Palazzo Lascaris degli ordini del giorno sugli assegni di studio conferma un vuoto della destra piemontese in questo settore".
"Neppure l’introduzione dell’Isee istantaneo per fotografare la reale situazione delle famiglie è stata presa in considerazione. Un’occasione persa”, concludono i due esponenti dem.
“Il Consiglio regionale boccia la nostra proposta di rendere obbligatorie le spese per finanziare i voucher scuola: sarebbe stato l’unico modo per garantire a tutti gli idonei gli aiuti per libri di testo, trasporti, materiale didattico e, magari, anche un sostegno per i buoni mensa”, commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
"Niente innalzamento a 40mila euro della soglia ISEE per l'accesso al voucher scuola, niente reperimento delle risorse finanziarie per coprire tale misura: le mie proposte a favore della libertà di educazione si infrangono per l'ennesima volta contro una Maggioranza in Regione che, a favore della parità scolastica quando si tratta di fare dichiarazioni, poi puntualmente tradisce i suoi principi al momento di votare. Un copione già visto", attacca Silvio Magliano, Presidente del gruppo dei Moderati in Consiglio Regionale.