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Economia e lavoro | 18 luglio 2020, 07:00

Incentivi auto 2020: tutto sul pacchetto EcoBonus

Tutto quello che c'è da sapere sull'Eco-bonus auto 2020

Incentivi auto 2020: tutto sul pacchetto EcoBonus

Approvato definitivamente il decreto Rilancio e con esso, anche le disposizioni riguardanti gli incentivi auto 2020, che quindi diventano diventa legge. Il Senato ha confermato la fiducia al governo sul provvedimento, con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto. Il 18 luglio infatti, scadevano i termini per la conversione definitiva in legge.

Sul sito del Senato è possibile leggere il comunicato ufficiale: “L’Aula ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando, con 159 voti favorevoli e 121 contrari, il ddl n. 1874, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza da COVID-19, nel testo licenziato dalla Camera”.

Il testo, non ha subito modifiche rispetto a quello approvato dalla Camera. Ora occorrerà attendere l’ultimo step per la sua entrata in vigore ovvero la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

In totale, il pacchetto di misure del decreto vale 55 miliardi di euro; alcune di queste misure sono volte a favorire la ripresa del settore automobilistico italiano. Per ora, si parla di uno stanziamento di circa 50 milioni di euro per i veicoli a quattro ruote, ma potrebbero essere disposte ulteriori risorse con un decreto successivo.

Cosa c’è da sapere sul nuovo Eco Bonus Auto 2020

Un decreto per rilanciare l’economia del Paese, sopraffatta dal lockdown durante l’emergenza Coronavirus. Tra i diversi incentivi varati in questo periodo, sono compresi tra gli altri, anche aiuti alle aziende, il Reddito d’Emergenza, il Bonus Mobilità 2020 e il Bonus Baby Sitter. Aiuti necessari, per un’economia che sta subendo una profonda crisi, e per la quale, aziende e cittadini stanno pagando le spese. Il governo Conte sta lavorando assiduamente per la ripresa della produttività del Paese, investendo su agevolazioni e aiuti dedicati alle attività commerciali, alle Partite IVA, alle famiglie. Ora, si passa alle automobili: una volta avvenuta la conversione definitiva del decreto, potranno usufruire degli incentivi auto 2020 privati, aziende e liberi professionisti.

L’Eco Bonus potrà essere richiesto per l’acquisto di un’auto nuova (con e senza rottamazione) e scatterà dal 1° agosto, fino alla fine dell’anno. Gli incentivi saranno utilizzabili per macchine elettriche e ibride, ma anche per quelle a benzina e diesel Euro 6.

Euro 6

Saranno disponibili contributi statali fino a 1.500 euro (più altri 2.000 garantiti dal concessionario sotto forma di sconti) per l’acquisto di un’auto nuova Euro 6 (con emissioni tra i 61 e i 110 g/km di CO2 e prezzo fino a 40 mila euro al netto dell’Iva), con rottamazione di una vettura di almeno dieci anni. L’incentivo, per un totale di 3.500 euro, è subordinato alla concessione dello sconto da parte del concessionario. Senza rottamazione, il contributo scende a 750 euro (con 1.000 euro garantiti dal concessionario). Il prezzo massimo di una vettura nuova è pari a 48.800 euro IVA inclusa.

Auto elettriche e ibride

Per l’acquisto di auto incentivate con emissioni tra 0 e 60 g/km di CO2, quindi le elettriche e le ibride plug-in che già godono dell’eco-bonus, è previsto un ulteriore contributo di 2.000 euro (più altri 2.000 concessi dal venditore), a fronte della rottamazione di una vecchia auto, e di 1.000 euro (più altri 1.000 della concessionaria) senza rottamazione.

Per chi non conoscesse il funzionamento delle auto ibride, andiamo a spiegare brevemente, anche per poterci fare un’idea delle auto che beneficeranno del pacchetto incentivi. Lo scorso anno le immatricolazioni delle auto ibride in Italia ha superato per la prima volta il 5%. Le ibride rappresentano ormai il 7,2% del mercato. Quindi è naturale pensare che gli automobilisti italiani, stiano acquisendo una maggiore consapevolezza sui risparmi di carburante e la sostenibilità ambientale.

Le ibride plug-in, in particolare, hanno una batteria che va tra 1 e 8 kWh e che permette loro di percorrere fino a 50/60 km. Le plug-in si ricaricano con una normale presa elettrica oppure a una colonnina pubblica in circa 3/4 ore. Quando la batteria è scarica, procedono normalmente con il motore termico.

Per quanto riguarda le vetture con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2, l’incentivo complessivo passa da 6.000 a 10.000 euro con rottamazione e da 2.500 a 6.500 senza. Per le auto tra i 21 e i 60 g/km di CO2 si possono ottenere 6.500 euro in caso di rottamazione, e da 1.500 a 3.500 senza rottamazione. Anche se può sembrare un requisito stringente la lista delle auto con co2 a zero emissioni è piuttosto lunga.

Incentivi auto metano e GPL

Dagli incentivi sono escluse le auto a metano e le auto GPL, anche se come tipologia di vetture, sono la principale scelta degli automobilisti che vogliono ridurre le spese di carburante, a fronte di un chilometraggio annuo importante. Tuttavia bisogna aggiungere che alcune di esse rientrano al di sotto della soglia dei 110 g/km di CO2 e possono quindi sfruttare il contributo statale per auto Euro 6.

Veicoli a due ruote

Non sono stati lasciati indietro moto e motorini elettrici o ibridi, per cui l’eco-bonus nel 2020, sale fino a 4.000 euro in caso di rottamazione. L’incentivo scende a 3.000 euro senza rottamazione.

Incentivi auto in Piemonte

Nel frattempo in Piemonte, gli imprenditori torinesi chiedono maggiori incentivi per l’acquisto dei veicoli Euro 6, a causa del crollo del mercato del settore Automotive. Dall’inizio del lockdown per l’emergenza Covid-19, fino ad oggi, 714 aziende della provincia di Torino sono infatti ricorse agli ammortizzatori sociali, per un totale di circa 53 mila occupati. Secondo gli ultimi dati disponibili, il nostro parco circolante di autovetture, corrisponde ad un’età media di 11 anni e 6 mesi.

Data la situazione critica del settore, per il momento il Piemonte ha deciso dunque di riservare il fondo per la richiesta dell’incentivo auto regionale alle piccole e medie imprese. L’obiettivo è quello di dare la possibilità alle piccole industrie di rinnovare il parco veicoli, rottamando i vecchi mezzi di trasporto a benzina fino a Euro 1 e diesel fino a Euro 4. Il valore dell’incentivo varia in base alla massa del veicolo e al tipo di alimentazione scelta. Per le vetture ibride si va dai 4.000€ ai 6.000€, mentre per quelli elettrici dai 6.000€ ai 10.000€.

Corrado Alberto, Presidente di Api Torino, riferendosi agli incentivi per la filiera Automotive spiega: “È giusto che lo sviluppo dell’auto elettrica sia sostenuto, ma i tempi della riconversione sono inevitabilmente più lunghi. È indispensabile prevedere anche incentivi per il rinnovo del parco auto con veicoli moderni ma a motore termico”. Inoltre, il Presidente Alberto aggiunge: “Aiutare gli acquisti di auto passando da euro 0,1,2,3 ad euro 6 con qualunque motorizzazione, è la strada giusta per sostenere ambiente e occupazione”.


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