"Esprimiamo il nostro disappunto, la nostra delusione e la nostra rabbia riguardo a come il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli sia completamente assente dalla gestione della nostra crisi": inizia con queste parole la lettera aperta che le lavoratrici e i lavoratori ex Embraco invieranno al premier Conte per chiedere provvedimenti urgenti da parte del Governo.
Il testo del documento è stato letto, davanti al palazzo della Regione in Piazza Castello, prima dell'incontro con l'assessora Elena Chiorino e il presidente della Regione Piemonte Alberto Ciro: "La re-industrializzazione - ha arringato il segretario provinciale Fiom Edi Lazzi - deve essere fatta: il Governo, e in particolar modo Patuanelli, se ne è fregato della nostra situazione e non si è preso le proprie responsabilità. Se vogliono fare qualcosa devono intervenire subito e direttamente perché è impensabile che un privato prenda in carico 400 lavoratori con uno stabilimento vuoto. Noi vogliamo crederci chiamando in causa Conte."
Nella lettera vengono anche richieste soluzioni: "Bisogna pensare - si legge - a un progetto preciso, trovare risorse pubbliche e private per re-industrializzare il sito e dare nuovamente lavoro e dignità alle persone. Sappiamo che non è facile ma dobbiamo provarci."