Il 60% dei canoni idrici per le grandi derivazioni nel Vco saranno assegnati a quella provincia, pari circa ad 8 milioni all’anno. I proventi per quella di Cuneo e Torino saranno del 50%, oltre 3 milioni e 700 all’anno per la Granda, 6 milioni per il torinese. Alle altre province piemontesi andranno circa 500 mila euro a testa l’anno: le risorse saranno destinate soprattutto alla viabilità montana e provinciale. E’ quanto prevede la legge approvata oggi dal Consiglio regionale sulla specificità montana del Verbano e sugli interventi a favore delle terre “alte”
Il provvedimento originario era fortemente sbilanciato sul Vco, terra di origine del primo firmatario, il capogruppo regionale Alberto Preioni. Grazie agli emendamenti a beneficiarne saranno in misura maggiore anche Torino e Cuneo, così come gli altri territori.
“Siamo entrati con una legge in aula – commenta il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Ruzzola – e ne siamo usciti con un’altra. Grazie all’impegno di Forza Italia siamo riusciti a ripartire le risorse a tutte le province, in un quadro normativo cambiato”. “Fino ad una settimana fa -aggiunge l’esponente forzista - era previsto che il 60% dei canoni idrici andasse obbligatoriamente destinato ai territori di produzione: la Corte Istituzionale ha dichiarato illegittimo questo principio. Nulla però toglieva alla Regione la possibilità di farlo e così è stato”.
Un’importante boccata di ossigeno per le Province piemontesi, in un contesto di pesanti tagli dei trasferimenti da Roma. “Noi ci stiamo sostituendo allo Stato, perché gli enti locali possano sopravvivere Abbiamo chiesto che la Città Metropolitana di Torino destinasse una quota al mantenimento delle strade bianche: è importante creare un volano di attrazione turistica sul territorio” conclude Ruzzola.
Quest’ultimo provvedimento è stato adottato anche per la provincia di Cuneo, come spiega il capogruppo regionale di FdI Paolo Bongioanni, con l’obiettivo di replicare il successo della Via del Sale.
“Oggi finalmente – commenta l’esponente del partito della Meloni- si ridà dignità alla montagna. Gli interventi che ho previsto permetteranno di rimettere in sicurezza, di dotare di una manutenzione continua, ordinaria e straordinaria, e di un miglioramento quella che è una risorsa turistica straordinaria ma anche un punto obbligato per la sussistenza di chi la montagna la vive, e cioè la viabilità sia comunale che provinciale”. “Il 10% -continua – verrà destinato alle strade bianche, per permettere sempre di più un’offerta turistica in chiave outdoor. L’attenzione viene posta sulle terre alte e sulla Provincia, che dopo la sciagurata “legge Delrio” riacquisisce centralità ed un peso istituzionale ed operativo in un territorio come quello della Granda che può essere considerato una sub-regione” conclude Bongioanni.
“Verranno attribuite – precisa il capogruppo regionale della Lega Alberto Preioni - nuove funzioni all'amministrazione provinciale del Verbano Cusio Ossola, com'è nel nostro Dna federalista, perché sia più vicina alle esigenze dei cittadini”. “Non sono stati chiesti diritti o privilegi per il Verbano, ma si è compensato andando a normalizzare una situazione ingiusta. Un altro passaggio importante è previsto il prossimo inverno, quando voteremo il ddl sul Grande idroelettrico che porterà al territorio ulteriori due milioni di euro” conclude l’esponente del Carroccio.
Un provvedimento voluto anche dal Partito Democratico, come sottolinea il capogruppo Raffaele Gallo:“Nessuno può considerarsi padrone di questa importante legge perché senza questo sforzo di costruzione di un’intesa unitaria non si sarebbe giunti a questo importante traguardo. Ma autonomia è anche responsabilità e, soprattutto in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo abbiamo bisogno di utilizzare le risorse per aiutare la crescita economica e restituire un futuro di sicurezza economica e sociale”.
L'europarlamentare piemontese della Lega Alessandro Panza parla di una "giornata importante per la montagna piemontese e non solo".
Per il vicecapogruppo della Lega Andrea Cerutti si tratta "di risorse che, tornando sul territorio, potranno essere utilizzate per la messa in sicurezza delle aree montane, a partire dalla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade”.
“È un riconoscimento ai nostri territori montani – ha aggiunto il presidente del consiglio regionale Stefano Allasia – che nel corso degli anni hanno subito anche grandi limitazioni. Vivere in montagna comporta difficoltà pratiche che influenzano le prospettive e la qualità della vita, come ad esempio l’assistenza sanitaria e i trasporti”.
E’ prevista anche la creazione di un fondo di perequazione per tutte le province che verrà distribuito, come richiesto dal M5S, attraverso un criterio proporzionale ai km di strade di competenza per la loro messa in sicurezza".
“Con questa cifra – commenta al termine dei lavori di aula il consigliere di Ingria Andrea Cane – potremo finanziare lavori ed interventi necessari alle Valli Orco e Soana, di Lanzo e Canavesane in generale, velocizzando progetti dedicati alla viabilità delle nostre strade che spesso pagano lo scotto di essere più strette ed impervie rispetto per esempio alle valli gemelle valdostane".