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Attualità | 17 agosto 2020, 22:08

Filadelfia, eppur si muove! Quasi 600 mila euro per realizzare il secondo lotto con le offerte di Cairo e Beretta

Il presidente del Toro ha messo sul piatto 190 mila euro per la realizzazione della sala relax, il commendatore 383 mila per la sala mensa. In questo modo resta intatta la disponibilità della Fondazione da destinare al terzo lotto

Filadelfia, eppur si muove! Quasi 600 mila euro per realizzare il secondo lotto con le offerte di Cairo e Beretta

In attesa di tornare a parlare di calcio giocato, questo è il tempo del mercato. Dei sogni e dei proclami, per non dire degli incubi. Ma per i tifosi granata, subito dopo il ferragosto, è arrivata una notizia in grado di scaldare il cuore più ancora dell’acquisto di un grande centrocampista.

Se il centrocampista arriva tanto meglio, ma la prima squadra è attualità, lo stadio Filadelfia è la storia, è l’essenza stessa dell’essere granata. E, a tre anni e tre mesi dalla rinascita dell’impianto, comincia a prendere forma anche il progetto relativo al secondo lotto. Perché finora si è parlato solo del campo di allenamento, del teatro delle partite della Primavera, della ricostruzione della tribunetta, ma perché il Fila torni ad essere il Fila deve vedere completata in toto la sua rinascita.

Finora si è realizzata solo il 33% della ricostruzione del Fila, che da quel maggio 2017 non aveva più visto passi in avanti per portare a termine l’opera. Perché sia davvero uno stadio completo, degno della tradizione granata, servono la zona ristoro, la sala stampa, il museo del Toro, le aree aggregative e il restauro dei monconi delle curve, oltre alla foresteria.

La notizia, arrivata nella serata del 17 di agosto attraverso il sito della Fondazione Filadelfia, è che sono giunte due offerte per realizzare una parte significativa del secondo lotto. Con un investimento di circa 400 mila euro il commendator Vittore Beretta, sponsor storico e da sempre autentico appassionato colori granata, ha deciso di puntare sulla creazione della sala mensa del nuovo Fila, mentre (udite udite!) anche il presidente Urbano Cairo ha deciso di scendere in campo, offrendo 200 mila euro per la realizzazione della sala relax. E stavolta lo ha fatto in prima persona, non attraverso la fondazione mamma Cairo o altri strumenti economico-finanziari.

Un impegno reale, concreto, che sembra manifestare un cambio di rotta, dopo tante incertezze e fughe del passato, quando il Torino FC non faceva da capofila di ogni progetto di rinascita, ma si sistemava sempre in coda, lasciando che fossero altri, ad iniziare dalle istituzioni, a muovere i primi passi (e ad investire i primi soldi).

L’intervento del commendator Beretta e del presidente cairo rappresentano la notizia tanto attesa dalla Fondazione, che ha sempre parlato di circa 7 milioni per portare a termine la realizzazione dell’opera. Di strada, insomma, ancora ne manca, ma con questi poco meno di 600 mila euro la Fondazione non dovrà mettere in campo ulteriori risorse, ma la disponibilità di cassa (al momento rica 1,5 milioni di euro) potrebbe essere utilizzata per avviare il progetto legato al terzo lotto.

Senza contare che, dopo aver assistito alla discesa in campo del patron in prima persona e di uno storico sponsor del Toro, altri potrebbero decidere di fare altrettanto, tra le aziende che sostengono la società granata. Senza contare che nel recente passato si era parlato di un interesse della Fondazione CRT ad investire sul terzo lotto, che persino la Regione (prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria) si era detta disponibile a venire incontro alla Fondazione, magari accedendo alle risorse di alcuni bandi europei.

Insomma, dopo mesi, anzi anni, di parole e chiacchiere, finalmente soldi e fatti concreti. U’iniezione di liquidità e di fiducia per la ricostruzione del Filadelfia, una notizia che può essere di buon auspicio anche per la ricostruzione della squadra, dopo una stagione disastrosa. Eppur si muove!

Massimo De Marzi

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