In mezzo alla gente, sempre in ascolto. Fcewndo il giro dei mercati di Moncalieri per sentire, dalla viva voce dei concittadini, quale aria si respira, quali sono i problemi da affrontare, queli le urgenze più importanti da risolvere. Paolo Montagna, sindaco uscente, ricandidato dal centrosinistra per le elezioni del 20-21 settembre prossimi, ha scelto di girare per la città, in questi ultimi giorni di campagna elettorale.
Dopo essere stato in piazza Brennero, a Testona e Borgo Aje, oggi ha girato per piazza Panissera e domani sarà tra i banchi del mercato del centro storico. “Sindaco! Il marciapiede, quello mio, è l’unico della zona che non è stato fatto. Vedo tutte le cose belle che ha fatto, ma ancora il nostro non è stato fatto”, gli ha fatto notare una signora. "Ci candidiamo per questo. Per fare le cose che ancora restano da fare", ha spiegato Montagna.
"L'obiettivo è quello di sempre: quello di occuparci di Moncalieri, dei suoi problemi e delle sue opportunità", ha aggiunto il primo cittadino uscente. "Abbiamo scelto di ricandidarci non per la presunzione di aver fatto tutto e tutto bene, ma con la certezza di aver speso ogni giorno e ogni notte per fare tutto il possibile. Siamo convinti che Moncalieri sia una città migliore da quando, nel 2015, abbiamo cominciato a prendercene cura".
"Allo stesso tempo, sappiamo che c’è ancora tanto da fare. Per uscire dall’emergenza coronavirus, senza che nessuno sia lasciato solo. Per fare di Moncalieri una città più verde, più moderna, più sicura", ha spiegato Montagna. Contento del fatto che Moncalieri sia stata, da martedì, una delle prime città ad aver riaperto i suoi asili nido per il nuovo anno. E pazienza se il 25% delle famigli non si è ancora presentato, per paure anche legittime, legate all'inizio del nuovo anno.
Ma le scuole riapriranno dal 14 settembre. "E’ un obiettivo su cui lavoriamo da maggio, senza sosta. Mentre organizzavamo i centri estivi, guardavamo alla ripresa di settembre", ha aggiunto Montagna. "Perché vogliamo conquistare questo nuovo inizio. Perché vogliamo garantire i servizi alle famiglie: ai nonni, alle mamme, ai papà, ai bimbi. Perché senza scuola non c’è Comunità. E perchè vogliamo una Moncalieri all’altezza degli occhi e dei sogni dei bambini".
"Sappiamo che non è facile e dobbiamo tenere la barra dritta. Cambiano le disposizioni, i decreti e bisogna essere pronti a immaginare ogni scenario. Ma se riapriamo le porte della scuola, possiamo davvero prepararci al futuro".

















