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Economia e lavoro | 09 ottobre 2020, 08:10

Due progetti torinesi tra la top 10 di chi vuole fare impresa sociale in aree rurali

Si tratta della Fattoria Sociale e La terra di Eridaan, selezionate da Finpiemonte e Fondazione Giacomo Brodolini: ora avranno 9 mesi di accompagnamento da parte di esperti per strutturare la propria attività

Due progetti torinesi tra la top 10 di chi vuole fare impresa sociale in aree rurali

Ci sono anche due progetti torinesi tra i dieci vincitori selezionati da Finpiemonte e dalla Fondazione Giacomo Brodolini, nell’ambito del progetto DELFIN (co-finanziato dal programma Interreg Central Europe e finalizzato a sostenere azioni di sviluppo e consolidamento di un ecosistema finanziario a sostegno delle imprese sociali nelle aree rurali).

Sono stati i prescelti su una platea di 55 candidature complessive, selezionate tramite l’attività di scouting condotta dal Collegio Carlo Alberto, con il supporto tecnico di Nemo- Nuova Economia in Montagna e che potranno iniziare il loro percorso di accompagnamento erogato da SAA - Scuola di Amministrazione Aziendale.

Si tratta di “La terra di Eridaan: Una scommessa per la salute”, promosso dal gruppo informale “Eridaan” (Arignano, Balangero, Brozolo, Cavagnolo, Cinzano, Marentino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Sciolze) che punta alla socializzazione e integrazione attraverso l’agricoltura sociale per migliorare il benessere bio-psico-sociale.

E poi “Fattoria Sociale”, promosso dalla Fattoria Sociale “E.Gi.Ivo” (Valgioie, Coazze, Susa, San Giorio di Susa, Meana di Susa), per un'agricoltura sociale finalizzata a favorire l’inserimento lavorativo, rapporto città-montagna, gestione partecipata dell’attività agricola, generazione di valore economico-sociale.

Il percorso di accompagnamento, che vuole  favorire la creazione di nuove imprese o il potenziamento di progetti d'impresa già avviati, si svilupperà in circa 9 mesi e comprenderà sessioni di formazione, momenti di assistenza individuale ed esercitazioni pratiche. Carattere peculiare del percorso offerto ai partecipanti è la sua diffusione sul territorio , attraverso formazione a rotazione presso sedi locali e la possibilità di partecipazione da remoto.

In tal modo si intende favorire sia il networking e lo scambio di buone pratiche territoriali nel corso di incontri in presenza, sia garantire al contempo flessibilità e capacità di adattamento alle diverse circostanze e esigenze logistiche.

Massimiliano Sciullo

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