Uno spiraglio di luce in mezzo a tante difficoltà. E' quello che proietta attorno a sé una vicenda come quella della Mahle, una delle (tante) vertenze che in questi ultimi anni stanno scandendo lo stato di salute del tessuto produttivo torinese e non solo.
Proprio Mahle, infatti, ha due stabilimenti che erano finiti nell'occhio del ciclone: quello di La Loggia e quello di Saluzzo. Ma da questa mattina ci sono parole di certezza sul loro futuro e su quello dei 266 dipendenti che operano al loro interno.
Presso la sede dell’Unione industriale di Torino si è raggiunta infatti l’intesa tra sindacati, rsu e le due direzioni di Mahle e IMR che subentra alla vecchia proprietà. L’accordo, arrivato dopo mesi di trattative, prevede il trasferimento di tutti i lavoratori della Mahle alla IMR e allo stesso tempo il mantenimento dei siti produttivi di La Loggia e Saluzzo. Un accordo che è stato sottoscritto dopo l’approvazione dell’ipotesi nel corso delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per quanto riguarda la tempistica, nel corso del primo semestre del 2021 riprenderanno le attività produttive con il progressivo rientro dei lavoratori sino al completo assorbimento di tutti gli attuali addetti. L’intesa prevede inoltre l’applicazione a tutti i lavoratori del contratto nazionale Metalmeccanici industria (quello che sta scatenando scioperi e manifestazioni proprio in queste ore a causa del mancato rinnovo a livello italiano) e le tutele dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori prima del Jobs act.
“Si tratta di un accordo positivo, raggiunto dopo le lotte dei lavoratori e lunghe trattative - commentano Bruno Ieraci responsabile Mahle per la Fiom di Torino e Pierandrea Cavallero responsabile Mahle per la Fiom di Cuneo - che prevede un processo di reindustrializzazione finalizzato al mantenimento di tutti i posti di lavoro. Tale intesa dovrà essere naturalmente verificata sino alla completa realizzazione del piano industriale allegato all’accordo”.
Soddisfatta anche la Fim-Cisl di Torino e del Canavese: "Si sono tutelate al massimo le posizioni dei lavoratori, ricordiamo che un anno fa, ottobre 2019, era stata intimata la chiusura dei siti di Saluzzo e di La Loggia annunciando il licenziamento di tutti i lavoratori e le lavoratrici. Ad oggi le prospettive di lavoro sono decisamente cambiate e migliorate. Come FIM-CISL confidiamo che tutto vada a buon fine e lavoreremo per perseguire questo obiettivo".
"Grande apprezzamento e soddisfazione per la serietà dimostrata da IMR Group che ha mantenuto puntualmente gli impegni assunti, con un progetto serio e di prospettiva approvato dalle parti sociali. Il fatto poi che questa operazione sia stata perfezionata in tempo di Covid assume un significato ancora più importante. Significa che possiamo guardare davvero al futuro con realistico ottimismo, forti del know how dei nostri lavoratori e delle nostre imprese". E’ questo il commento dell’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino.