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Politica | 21 ottobre 2020, 17:33

Stato di emergenza in Piemonte, Borrelli alla Camera annuncia l'ok

Dopo l'audizione del Responsabile della Protezione Civile presso la Commissione ambiente territorio e lavori pubblici

Stato di emergenza in Piemonte, Borrelli alla Camera annuncia l'ok

Verrà proposto oggi dalla Protezione Civile al Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per i territori del Nord Italia colpiti di recente dalla violenta ondata di maltempo. Lo ha confermato lo stesso Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio, dott. Angelo Borrelli, nel corso di una audizione presso la Commissione ambiente territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati tenutasi nel pomeriggio odierno, alla quale ha partecipato anche l'onorevole Enrico Borghi, deputato democratico eletto nel collegio dell'Alto Piemonte.

Il dottor Borrelli ha confermato che l'intenso evento alluvionale che ha interessato la parte nord-occidentale del Paese nelle giornate di venerdì 2 e sabato 3 ottobre hanno interessato con particolare insistenza il Piemonte (principalmente le zone del cuneese, del biellese, del vercellese, del novarese e del Verbano Cusio Ossola), con precipitazioni misurate in Piemonte in diverse stazioni che hanno superato i 600 mm per l'intero evento e che rappresentano più del 50% della precipitazione media annuale.

I tempi di ritorno delle precipitazioni nelle stazioni pluviometriche maggiormente coinvolto hanno superato i 200 anni, a conferma della eccezionalità dell'evento.

In corso di evento la Protezione Civile della Regione Piemonte ha ricevuto segnalazione da 108 comuni delle aree colpite, e la maggior parte dei danneggiamenti è stata relativa a viabilità secondaria, infrastrutture di servizi, dissesti spondali e rilevati arginali.

Nel corso dell'audizione, il Capo della Protezione Civile ha parlato di danni per il Piemonte pari a 231 milioni per i fabbisogni di somma urgenza e 416 milioni per il rischio residuo, con almeno 1 miliardo di euro di danno complessivo, ed uno stato di emergenza che verrà suddiviso su tre step. Il primo parte oggi, per la copertura per le spese di soccorso e assistenza alla popolazione. Il secondo sarà operativo tra circa un mese e riguarderà un ulteriore stanziamento per il ristoro dei danni infrastrutturali. Il terzo tempo sarà relativo alla copertura finanziaria delle infrastrutture più complesse e al rilancio economico-produttivo per il territorio, e come ha annunciato nei giorni scorso l'on. Enrico Borghi, necessiterà di un specifico intervento legislativo.

Commentando l'audizione, l'onorevole Borghi -presente ed intervenuto ai lavori- ha avuto modo di osservare: "gli impegni che si siamo assunti nei giorni scorsi con sindaci e comunità colpite si stanno concretizzando, ma siamo solo all'inizio del percorso. Dobbiamo continuare a operare così, con leale collaborazione tra istituzioni e impegno coordinato di tutti".

La palla ora passa al Consiglio dei Ministri, che dovrebbe riunirsi nelle prossime ore.

comunicato stampa

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