Siamo abituati, nell’accezione più comune, a considerare la figura femminile in un numero di magia, di illusionismo, in veste di valletta, di assistente dal mago. A livello mondiale, ma anche nel nostro Paese, si stanno facendo spazio alcune "maghe" e all’interno del panorama artistico nazionale emerge la figura femminile della torinese Laura Luchino, in arte Lilyth, una delle poche illusioniste italiane ma soprattutto è una delle pochissime trasformiste.
Nata a Torino, la città magica per eccellenza, il suo percorso artistico la vede nelle prime esperienze nel ruolo di assistente di un prestigiatore, Giovax, per poi intraprendere nel tempo una carriera da solista, che l’ha portata ad esibirsi in molti prestigiosi teatri Italiani, centri di spettacolo come casinò, palazzetti dello sport o locali storici del cabaret come Zelig, il Caffè’ Teatro , CAB 41, etc.
Finalista per quattro anni consecutivi al Campionato Italiano di Magia Masters of Magic, Lilyth vanta un repertorio che spazia dal trasformismo, alla magia da scena, alla micromagia. I suoi numeri sono particolari, caratterizzati da una grande fantasia e da un modo assolutamente originale di interpretare la magia. La sua originalità le è valsa diversi passaggi televisivi nelle reti nazionali Rai e Mediaset.
Cosa significa per lei essere donna e fare Magia?
"Essere una donna maga, per me ha un significato profondo, è la facoltà rara e preziosa di regalare sorrisi e spensieratezza. Sappiamo, fin da quando siamo bambini, che la Magia trasporta in un’isola felice e, quindi, chi mi segue vive una fiaba, un sogno pieno di luce ed allegria. Questo è quanto io cerco di esprimere nei miei numeri. Infatti, mi ispiro alle fate, perché è un qualcosa che sento dentro di me, nei miei show riproduco me stessa".
Come è nato l’amore per il Trasformismo, che è una forma d’Arte molto particolare, e come si è evoluto nel corso degli anni?
"Innanzitutto la passione per la Magia è nata un po’ per caso, e in me ha avuto l’effetto di una vera cura, come peraltro può capitare per tante forme di passione. Spero sempre che chi mi segue, mi guarda, possa a sua volta uscire da eventuali circostanze difficili della vita, da momenti di depressione, io cerco di trasmettere gioia, aprendo le porte di un mondo totalmente nuovo. Ho iniziato come assistente, come peraltro può essere successo a tante donne, e poi con il tempo, quel ruolo mi è diventato stretto. Così ho cercato di trovare una strada da protagonista e ho incominciato ad esaltare la mia femminilità, la mia fantasia e con il trasformismo ho trovato il modo ideale. Con il trasformismo ho la possibilità di esprimermi in forme differenti, essendo diversi i personaggi. Posso estrarre da me stessa più capacità espressive; tra l’altro, una piccola cosa, sono del segno zodiacale dei Gemelli e quindi il trasformismo si addice a perfezione, si può dire che io abbia una doppia personalità. Quindi mi piace vivere le varie emozioni attraverso diversi personaggi e questo lo ritengo molto intrigante. Non sentirmi sempre uguale e scegliere di essere speciale nei momenti in cui mi esibisco, lo considero sicuramente un privilegio".
Oltre ad ispirarsi alle fate per i tuoi numeri, ci sono altre cose dalle quali trae ispirazione?
"Cerco sempre di regalare delle emozioni, poiché per me l’Arte significa questo. Cerco di non smettere mai di sognare in un qualcosa che mi può rappresentare, posso farcela, posso trasmettere qualcosa, usare le “pozioni magiche” e, quindi, realizzare i “sogni nel cassetto”. Per me essere Maga significa questo. Quand’ero piccola non è che avessi la possibilità di comprare chissà che abiti, ma a ben vedere, quale bambina non sogna un guardaroba colmo di abiti meravigliosi? In pochi magici istanti il trasformismo dà corpo proprio a questo, in bilico tra realtà e fantasia. Ho visto materializzarsi il mio sogno".
Che cosa è l’Arte?
“Arte è regalare emozioni”. C’è tutto in questa frase, penso che chi riesce a regalare emozioni, prenda per mano le persone e le conduca in un mondo differente da quello che conosciamo nella quotidianità. Ritengo che questo sia molto importante, soprattutto al giorno d’oggi, che viviamo di stress continui. Avere l’opportunità di sognare, cambiare dimensione, anche solo per pochi attimi, è magnifico".
Quale aspetto dell'arte magica preferisce?
"Ho una visione della magia un po’ in controtendenza, nella quale non è solo importante l’effetto magico di per sé, ma è importante la magia dello spettacolo. Per essere “magici” non è necessario essere maghi; la magia è in ogni cosa che facciamo sul palco. Un esempio del mio modo di interpretare quest’arte è rappresentato forse dal mio numero “la scatola dei sogni”. Il numero si basa su un classico della magia, una scatola apparentemente vuota dalla quale il mago estrae molti oggetti. Io ho pensato a questo effetto in maniera differente, non volevo che uscissero degli oggetti, ho pensato che sarebbe stato più’ magico per una trasformista se fossero usciti dalla scatola dei personaggi. Ho creato partendo da un classico gioco di magia un numero totalmente differente, un numero emozionale, teatralmente più completo, più’ magico … in cui dalla scatola escono quei componenti che permettono a me di diventare tanti differenti personaggi".
C’è una frase che la rappresenta, oppure che si ripete spesso?
"Sicuramente “non abbattersi, andare sempre avanti e con il sorriso”, qualunque cosa accada, e la Magia aiuta anche in questo, a vedere il lato buono della vita. In altri termini, aggiungere sempre un sogno nel famoso cassetto e cercare di realizzarlo, di portare avanti, un progetto, anche se la vita è difficile e ci mette davanti tanti ostacoli. Ma con la volontà di provare a superare le difficoltà, si riesce ad ottenere molto. Personalmente sono davvero felice dei miei risultati, il pubblico che applaude alla fine dei miei shows mi riempie il cuore di pura gioia".
Quale potrebbe essere il consiglio da dare alle giovani generazioni, che spesso si vedono in difficoltà ad orientarsi, dubitando di realizzare i propri “sogni nel cassetto”?
"Consiglio di perseguire ogni obiettivo senza affanno, dando importanza ai consigli ricevuti; bisogna sempre essere sé stessi e fare ciò che ci sentiamo di fare, secondo la nostra natura. Personalmente cerco di trasmettere questo concetto: è bello sognare, rimanere un po’ bambini, e questo serve anche a non smettere di credere che ogni tanto anche le favole possono realizzarsi, ed essere vissute. Quali sono i tuoi progetti futuri? Mi piace immaginare il mio futuro a disposizione della fantasia, senza programmi o schemi preordinati. Partecipare a galà e concorsi è qualcosa che mi esalta e mi tiene “magicamente viva”, ed è proprio da questo che traggo motivazioni ed ispirazione per provare a migliorarmi continuamente".