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Economia e lavoro | 23 novembre 2020, 20:28

Impianti sciistici, Confindustria Piemonte: "Con linee guida possibile riaprire". In serata la gelata di Conte: "Niente vacanze sulle neve"

Federico De Giuli: ''Non c'e' proporzione tra il rischio effettivo di riaprire in sicurezza e il danno economico che si verrebbe a creare in caso di stop alla stagione invernale"

Impianti sciistici, Confindustria Piemonte: "Con linee guida possibile riaprire". In serata la gelata di Conte: "Niente vacanze sulle neve"

Dopo che per primo era sceso in campo questa mattina il governatore Alberto Cirio (a cui si sono accodati altri esponenti politici e associazioni di categoria), sulla necessità di riaprire gli impianti sciistici interviene anche Confindustria Piemonte, chedendo al Governo di non stoppare l'imminente stagione invernale per l'emergenza coronavirus.

''Non c'e' proporzione tra il rischio effettivo di riaprire gli impianti in sicurezza e il danno economico che si verrebbe a creare in caso di stop alla stagione invernale, per questo lavoriamo per la riapertura e per indicazioni più precise sulle linee guida di comportamento da tenere da gestori e sciatori''. Cosi' Federico De Giuli, responsabile del tavolo regionale di confronto sul turismo di Confindustria Piemonte che conta oltre un centinaio aziende del settore in rappresentanza dell'intera filiera turistica.

''Non si può fermare tutto e poi riaprire tutto, ci sono rischi ponderati che si possono affrontare con responsabilità e rispetto delle regole", aggiunge De Giuli che poi, rilancia per il post Covid la proposta di un turismo 'metromontano', che veda un ripensamento complessivo delle politiche di rilancio del settore attraverso un processo di riscoperta più ampio della economia montana in un nuovo equilibrio con le città. "Gli sport alpini sono sicuramente una delle attrattive delle montagne piemontesi e dobbiamo fare il possibile per promuoverli, in modo particolare in questo periodo di crisi occorre agire per salvare la stagione sciistica".

"Le valli e la montagna, specie in territori diffusamente antropizzati come l'Italia, devono però essere oggetto di un lavoro di promozione e pianificazione più ampio che, proprio per effetto della pandemia, può intercettare una nuova domanda interessata alla natura e a ritmi di vita diversi", conclude De Giuli. "Recenti studi ci dicono che in futuro forme di turismo sostenibile e consapevole si intrecceranno con una diffusa sensibilità diversa dei modelli di vita e di consumo''.

Ma su queste speranze in serata è calato, in tutti i sensi, il gelo, con le parole del premier Giuseppe Conte. "Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo" , ha detto il Presidente del Consiglio, ospite a Otto e mezzo su La7.

"Con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo". Conte si dimostra maggiormente positivo sulla questione relativa allo spostamento tra regioni a Natale: "Ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo delle feste richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto: consentire tutte occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile".

redazione

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