Ancora una volta, è pronto a scendere in strada al fianco dei lavoratori. E' fissato per domani pomeriggio un incontro tra l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia e i dipendenti della Pininfarina Engineering, che proseguono nella loro vertenza con 135 impieghi a rischio.
L'ennesima situazione di crisi aziendale con numeri da bridivi, per il territorio torinese. Dopo la messa in liquidazione del ramo d'azienda del Gruppo di proprietà degli indiani di Mahindra, i lavoratori sono fortemente a rischio, anche perché la soluzione scelta per chiudere la struttura non li mette al riparo nemmeno dal blocco dei licenziamenti previsto dal Governo per l'emergenza Covid.
E così, mentre è fissato per domani alle 10 il quarto incontro, in via telematica, con la dirigenza di Pininfarina Engineering, l’Amma di Torino e le organizzazioni sindacali al fine di continuare la trattativa inerente la procedura di cessata attività avviata in modo unilaterale dall’azienda, a sostegno della vertenza dalle 14 sarà proclamato uno sciopero di 4 ore con presidio statico ed assemblea di fronte ai cancelli della Pininfarina spa a Cambiano.
In questo contesto, alle 14.30 si terrà l'incontro tra i lavoratori e l’arcivescovo di Torino, che non è nuovo a questi atti di vicinanza a situazioni di crisi industriali (Embraco, su tutte, ma non solo). L'alto prelato "incontrerà i lavoratori della Pininfarina per portare la sua solidarietà e vicinanza e quella della Diocesi in un momento di grave difficoltà che l’azienda sta attraversando", si legge nella nota diffusa dalla Diocesi. "Il lavoro rappresenta il diritto primario di ogni persona, ne sostiene la dignità e il necessario sostentamento della propria famiglia. Va salvaguardato e promosso ad ogni modo e in ogni circostanza".